Bitcoin, Ethereum, Dogecoin: l’indice segna ‘paura’

Il rialzo del dollaro implicherà dei problemi per le criptovalute?

Bitcoin, Ethereum, Dogecoin: l’indice segna ‘paura’
3' di lettura

Lunedì sera le principali monete digitali sul mercato hanno registrato un ribasso, mentre la capitalizzazione di mercato globale delle criptovalute è diminuita del 2,5% a 2.540 miliardi di dollari.

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Cosa è successo

Nelle ultime 24 ore Bitcoin (CRYPTO:BTC) ha perso il 3,1% scendendo a 56.419,92 dollari; negli ultimi sette giorni ha fatto segnare -10,28%.

Ethereum (CRYPTO:DOGE) ha avuto un calo giornaliero del 2,5% arrivando a 4.122,03 dollari; negli ultimi sette giorni ha ceduto l’8,07%. 

Nelle ultime 24 ore la criptovaluta meme Dogecoin (CRYPTO:DOGE) è scesa dell’1,48% a 0,22 dollari; negli ultimi sette giorni ha registrato un ribasso del 12,93%.

La coin rivale di DOGE, Shiba Inu, ha subito un ribasso giornaliero dello 0,7% a 0,00004326 dollari; negli ultimi sette giorni Shiba Inu ha ceduto il 17,59%.

Le coin in maggior rialzo giornaliero sono risultate Voyager Token, The Sandbox ed Elrond, secondo i dati di CoinMarketCap.

Nelle ultime 24 ore il token Voyager ha avuto un’impennata del 34,73% raggiungendo i 5,06 dollari, The Sandbox è balzato del 18,2% a 4,95 dollari ed Elrond ha guadagnato l’11,51% a 491,10 dollari. 

Lunedì The Sandbox ed Elrond hanno toccato i rispettivi massimi storici di 5,24 e 494,89 dollari.

Perché è importante

L’avidità (Greed), che la scorsa settimana ha dominato come sentiment nel mercato delle criptovalute, si è trasformata in paura (Fear), secondo l’indice Fear & Greed di Alternative.

Il trader Michaël van de Poppe, da Amsterdam, ha osservato che Bitcoin ha respinto il livello dei 60.000 dollari e sta cercando di trovare un “qualsiasi supporto”; secondo Van de Poppe, questo supporto potrebbe trovarsi a partire da quota 43.000-46.000 dollari.

Nella sua newsletter, Van De Poppe ha poi dichiarato che un fattore determinante per il calo di Bitcoin è stato l’aumento del dollaro.

“Se il dollaro avesse successo in questa corsa al rialzo, potrebbe verificarsi un ulteriore movimento correttivo sul prezzo di Bitcoin, poiché questa correlazione è una delle più pesanti sui mercati”.

Lunedì il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato che nominerà il Presidente della Federal Reserve Jerome Powell per un secondo mandato, un evento che viene interpretato come segnale positivo per il dollaro.

“Il dollaro è salito di pari passo con i rendimenti dei Treasury a breve termine dopo i report secondo cui la Casa Bianca ha intenzione di proseguire con il presidente della Fed Powell”, ha osservato Edward Moya, analista di mercato senior di Oanda.

“Bitcoin è sotto pressione, mentre il dollaro e l’azionario statunitense sono in corsa in seguito alla decisione del Presidente Biden di mantenere Jerome Powell alla guida della Fed”, ha dichiarato Moya in una nota inviata via email.

Secondo l’analista, martedì le coperture contro l’inflazione non sono andate bene e la principale criptovaluta al mondo è “pronta per un arretramento”. 

Craig Erlam, collega di Powell con sede nel Regno Unito, ha scritto in un’altra nota che l’incapacità di Bitcoin di superare i 60.000 dollari potrebbe essere un “segnale ribassista”.

“Potremmo non vederlo ora, ma l’incapacità di tornare sopra i 60.000 dollari suggerisce che un ribasso del 20% potrebbe non essere così male come sembra”.

I numeri twittati lunedì dal conduttore della CNBC Ran Neuner indicano che negli ultimi 60 giorni Solana ha visto di gran lunga un maggior numero di nuovi progetti per chain che non Ethereum, anche considerando i progetti di layer-1 e layer-2 congiuntamente.