Bitcoin, Ethereum e Dogecoin arretrano: ecco le cause

Secondo Edward Moya di OANDA, anche un altro fattore ha contribuito al bagno di sangue sul mercato delle criptovalute oltre ai guai di Evergrande

Bitcoin, Ethereum e Dogecoin arretrano: ecco le cause
3' di lettura

Giovedì sera le principali monete digitali sul mercato sono scese in territorio negativo, con la capitalizzazione di mercato globale delle criptovalute che ha ceduto il 5,63% a 2.260 miliardi di dollari.

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Cosa è successo

Bitcoin (CRYPTO:BTC) ha avuto un ribasso giornaliero del 3,6% a 48.741,25 dollari; negli ultimi sette giorni la principale criptovaluta al mondo ha perso il 14,39%.

La seconda valuta digitale al mondo per capitalizzazione di mercato, Ethereum (CRYPTO:ETH), nelle ultime 24 ore ha fatto segnare -6,06% a 4.186,22 dollari; negli ultimi sette giorni ETH ha avuto un calo del 7,96%.

Dogecoin (CRYPTO:DOGE) è arretrato del 3,6% a 0,17 dollari; negli ultimi sette giorni la criptovaluta meme ha lasciato sul terreno il 17,91%.

Shiba Inu, moneta rivale di DOGE, nelle ultime 24 ore ha ceduto il 4,57% a 0,00003544 dollari; negli ultimi sette giorni SHIB ha perso il 15,49% del suo valore.

IoTex, Unus Sed Leo e Huobi Token sono risultate le tre criptovalute in maggior rialzo giornaliero, secondo i dati di CoinMarketCap.

Infatti, nelle ultime 24 ore IoTeX ha guadagnato il 12,33% a 0,1285 dollari, Unus Sed Leo ha avuto un aumento del 2,46% a 3,70 dollari e Huobi Token ha fatto segnare +1,22% a 10,06 dollari; un’altra criptovaluta in notevole rialzo nelle ultime 24 ore è stata XRP, che ha guadagnato l’1,3% a 0,876 dollari.

Perché è importante

Il bagno di sangue sui mercati delle criptovalute ha avuto luogo sullo sfondo del mancato pagamento di un’obbligazione di debito da parte di China Evergrande Group (OTC:EGRNF); la società è diventata insolvente su oltre 1,2 miliardi di dollari di obbligazioni, secondo quanto pubblicato giovedì da Fitch Ratings.

Il calo di Bitcoin legato al default di Evergrande ha suscitato incredulità presso la comunità delle criptovalute su Twitter.

Inoltre, Bitcoin continua a essere sotto pressione poiché il biglietto verde continua a mostrare forza: il dollaro è infatti salito contro tutte le valute del G10 ad eccezione dello yen giapponese, considerata una valuta rifugio; giovedì l’indice del dollaro è salito dello 0,3% a 96,233 dollari, secondo un report di Reuters.

Edward Moya, analista senior di OANDA, ha evidenziato un altro fattore responsabile del movimento al ribasso di Bitcoin.

“Parte della pressione di vendita è anche legata alla crescente carenza di elettricità in Kazakistan, che sta togliendo energia per il mining al secondo Paese più grande al mondo per mining di Bitcoin; in passato, quando la Cina ha avuto dei black-out, abbiamo visto notevoli cali su Bitcoin”.

Bitcoin deve superare le “crescenti aspettative di un dollaro più forte”, una “stagione estesa delle altcoin” e “ribassi a breve termine” in seguito alla diffusione della variante Omicron del COVID-19, secondo Moya.

Nel frattempo, giovedì è stato lanciato l’aggiornamento ‘Arrow Glacier’ di Ethereum: l’aggiornamento supporta la transizione di Ethereum a un modello ‘proof-of-stake’ e rimanda la cosiddetta ‘bomba di difficoltà’ a giugno 2022, secondo il blog del progetto.

La bomba di difficoltà è un previsto aumento esponenziale nella difficoltà del modello proof-of-work ed è progettata per motivare il passaggio al modello proof-of-stake e ridurre le possibilità di un fork.

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