Columbia Threadneedle Investments analizza le prospettive nei diversi segmenti, prevedendo una situazione di equilibrio per l’Investment Grade e un mercato sostenuto dalla ricerca di rendimento
Il 2021 passerà alla storia per l’impiego smodato dell’aggettivo “transitorio”, riferito all’inflazione e altri problemi legati alla ripartenza post-pandemia, che ha segnato un anno difficile per i titoli di Stato dei paesi core. Ma quali sono le prospettive per il 2022? Secondo Adrian Hilton, Responsabile tassi e valute globali di Columbia Threadneedle Investments, questo tipo di pressioni inflazionistiche eccezionali non sarà ripetibile e non porterà ad aumenti sostenibili dei salari, che avranno invece un’evoluzione negativa, con difficoltà sul fronte fiscale specialmente nel Regno Unito, e un certo inasprimento monetario. Da questo contesto i mercati dei titoli di Stato dovrebbero trarre vantaggio, per cui Hilton prevede rendimenti superiori rispetto al 2021.
DRIVER STRUTTURALI DI LUNGO TERMINE
Secondo Columbia Threadneedle i driver strutturali a lungo termine di bassa inflazione e bassi rendimenti rimarranno in atto e i tassi neutrali non si mostreranno più alti rispetto ai periodi precedenti, per cui sarà da privilegiare sempre più il segmento delle curve a 3-5 anni. Anche se la BCE sta ridimensionando il sostegno, rimarrà sensibile al rischio di frammentazione tra gli emittenti sovrani e si opporrà a allargamenti degli spread periferici, il che rende tranquilli nel detenere obbligazioni italiane e spagnole…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.