Analizzando gli ultimi tre cicli di rialzo della Fed e l’andamento degli spread del debito emergente, Carlos de Sousa (Vontobel) illustra come sia improbabile che i mercati emergenti soffrano l’inasprimento monetario
Tra i movimenti di un certo rilievo registrati all’inizio del 2022 si segnala l’aggressivo sell-off (vendita sul mercato di titoli senza limitazione di prezzo e di quantità) sul debito sovrano dei mercati emergenti in valuta forte. “Le condizioni finanziarie globali tendano ad irrigidirsi nel momento in cui la Fed aumenta i tassi e gli investitori sono convinti che i più fragili tra i mercati emergenti siano i più esposti alle difficoltà a rifinanziare il proprio debito estero” fa sapere Carlos de Sousa, Emerging Markets Strategist and Portfolio Manager di Vontobel
LE PRECEDENTI SERIE STORICHE DI RIALZO DEI TASSI DELLA FED
Una tesi che sembra non reggere all’esame delle precedenti serie storiche. Infatti, nel corso degli ultimi tre cicli di rialzo della Fed (1999-2000, il 2004-06, e i cicli di escursioni del 2015-18) gli spread e i tassi di rendimento dei titoli del debito emergente si sono contratti. “Gli spread dei Paesi in via di sviluppo” riferisce de Sousa “tendono infatti ad allargarsi prima dei cicli di rialzo della Fed, per poi restringersi gradualmente durante il ciclo di rialzo stesso”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.