Raccolti $47 milioni in ETH per liberare Julian Assange

AssangeDAO è un’organizzazione autonoma decentralizzata che ha lanciato una vendita di NFT, il cui ricavato servirà per pagare le spese legali a Julian Assange

Raccolti $47 milioni in ETH per liberare Julian Assange
2' di lettura

Un gruppo di crypto investitori si definisce “un collettivo di cypherpunk in lotta per la liberazione di Julian Assange” e intanto ha raccolto oltre 47 milioni di dollari in Ethereum (CRYPTO:ETH) per questa causa.

Ricevi una notifica con le ultime notizie, i nostri articoli e altro ancora!

Cosa è successo

L’organizzazione autonoma decentralizzata (DAO) AssangeDAO mira a raccogliere ETH in cambio del token di governance $JUSTICE per fare un’offerta 1 a 1 su un NFT prodotto dall’artista digitale Pak in collaborazione con Assange.

I proventi raccolti dalla vendita di NFT, secondo quanto riferito, andranno a coprire le spese legali del fondo per la difesa di Assange, nonché per una campagna atta a far conoscere il caso di estradizione del fondatore di WikiLeaks. Se verrà estradato negli Stati Uniti, Assange rischia oggi una condanna a 175 anni di carcere.

Intanto, a martedì mattina, il DAO risultava aver raccolto 15.368 ETH, per un valore di 47.188.058,72 dollari al prezzo attuale.

La grossa somma è stata raccolta in meno di una settimana. Questo ha reso AssangeDao la raccolta fondi di maggior successo nella storia su JuiceBox DAO. JuiceBox è la piattaforma di finanziamento delle comunità che ospita la campagna.

FreeRossDAO è la DAO che ha raccolto 12 milioni di dollari per liberare il fondatore di Silk Road Ross Ulbricht, servendo così da ispirazione per la nascita di AssangeDao.

La raccolta fondi ha visto la partecipazione di diversi grandi nomi del settore delle criptovalute, tra cui il co-fondatore di Ethereum Vitalik Buterin, che ha donato 10 ETH — per un valore di 31.000 dollari.

Anche l’informatore della National Security Agency Edward Snowden ha commentato la velocità con cui AssangeDao è riuscito a raccogliere fondi, dicendo che assomiglia molto a un “voto di protesta contro l’abuso dell’Espionage Act da parte della Casa Bianca”.

Foto per gentile concessione di: su Flickr