La disparità retributiva tra il CEO di Apple, Inc. (NASDAQ:AAPL) Tim Cook e un lavoratore medio dell’azienda ha sollevato molte perplessità; l’ultimo in ordine temporale ad opporsi al piano di remunerazione della dirigenza di Apple è il maggior fondo sovrano al mondo.
Cosa è successo
Il Government Pension Fund Global, noto anche come Oil Fund (che gestisce asset per oltre 1.300 miliardi di dollari), domenica ha dichiarato che voterà contro il piano di remunerazione del personale dirigente di Apple.
Il fondo ha dichiarato che una parte sostanziale della remunerazione annuale del CEO dovrebbe essere erogata in azioni non negoziabili per almeno 5-10 anni; il fondo ha quindi chiesto trasparenza in merito alla remunerazione totale per evitare “esiti inaccettabili”.
Il consiglio di amministrazione di Apple dovrebbe assicurarsi che tutti i benefici abbiano una chiara logica aziendale, ha dichiarato il fondo spiegando così dietro alla propria intenzione di voto; inoltre, l’Oil Fund ha affermato che i redditi pensionabili dovrebbero costituire una parte minore della retribuzione totale.
Il fondo sovrano norvegese è anche in contrasto con le raccomandazioni dei dirigenti basate sulle proposte degli azionisti; queste infatti includono trasparenza, lotta al lavoro forzato, audit sui diritti civili e informazioni sulla sostenibilità.
L’intenzione di voto è stata depositata in vista dell’assemblea annuale degli azionisti Apple, che si terrà a livello virtuale il 4 marzo 2022 alle ore 12:00 ET.
Perché è importante
All’inizio di questo mese, la società di proxy advisory Institutional Shareholder Services ha esortato gli azionisti a votare contro il piano di remunerazione di Cook.
Il compenso totale di Cook nel 2021 è stato di 98,7 milioni di dollari, tra cui 82 milioni in premi azionari al momento della sovvenzione, 12 milioni in bonus liquidi e 3 milioni di stipendio.
Si tratta di circa 1.500 volte rispetto a quello che guadagna all’anno un dipendente medio di Apple.
Recentemente, alcuni report hanno suggerito che i dipendenti dei negozi Apple starebbero pensando di sindacalizzarsi, nel tentativo di esprimere la loro insoddisfazione per i salari.
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