L’inasprimento dello scontro armato in Ucraina appesantisce i listini europei che virano in forte rosso. Con la Borsa di Mosca chiusa, le aziende russe quotate a Londra falliscono il rimbalzo e tornano in caduta libera
L’isolamento internazionale della Russia sta passando soprattutto dalle sanzioni economiche. Gli effetti si stanno sentendo su tutti gli asset russi e anche sulle attività quotidiane del Paese. Nella seduta di oggi, piuttosto pesante per tutte le Borse europee dopo l’inasprimento dello scontro in Ucraina, le aziende russe continuano a perdere terreno.
GAZPROM E LUKOIL
Con la Borsa di Mosca chiusa per il secondo giorno consecutivo su decisione delle autorità finanziarie russe, è necessario guardare sui listini londinesi (dove sono quotati titoli legati alle aziende russe) per avere il polso dell’andamento degli asset russi. E dopo i crolli di ieri, anche oggi il tentativo di rimbalzo delle più grandi società russe si è trasformato rapidamente in una nuova rumorosa caduta. Il colosso energetico Gazprom, dopo aver aperto a +12%, ora perde il 23%. Fa peggio Lukoil, in calo del 50%, mentre Rosneft capitola del 31%…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.