Nel discorso alla Camera il presidente della Federal Reserve sottolinea la rilevanza degli effetti della crisi militare sull’economia Usa, ma conferma la volontà di aumentare i tassi d’interesse nel prossimo meeting
Gli effetti della crisi in Ucraina sull’economia americana sono ancora incerti, ma nella prossima riunione di marzo i tassi d’interesse verranno comunque aumentati. È questo il succo dell’atteso discorso del presidente della Federal Reserve Jerome Powell alla Camera, il primo dall’esplosione della crisi militare in Europa. Il sistema finanziario statunitense è “forte abbastanza” per affrontare la crisi ucraina, ha aggiunto.
25 O 50 PUNTI?
Powell, per essere precisi, ha usato il termine “appropriato” in riferimento al rialzo dei tassi nel prossimo meeting, in programma il 15 e il 16 marzo. L’escalation militare, dunque, non distoglie per ora l’attenzione dalla necessità di contrastare l’aumento dell’inflazione. Resta però da vedere di quanto verranno aumentati i tassi, se di 25 o di 50 punti base. Secondo molti osservatori, proprio in virtù della nuova crisi in atto, il rialzo sarà di soli 25 punti. L’inflazione Usa a gennaio è cresciuta dello 0,6% rispetto al mese precedente e del 6,1% rispetto a un anno fa. Il dato core (+5,2% rispetto a un anno fa) è il più alto dall’aprile del 1983. Al momento il T-Bond Usa ha un rendimento dell’1,75%…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.