Le banche cripto-friendly propongono soluzioni reali?

Le istituzioni CeFi, così come le piattaforme DeFi, ora permettono di acquistare criptovalute ma non garantiscono un flusso ininterrotto di crypto e valuta fiat

Le banche cripto-friendly propongono soluzioni reali?
4' di lettura

PayPal (NASDAQ:PYPL), MasterCard (NYSE:MA), Unionbank sono gli importanti attori che hanno già annunciato prodotti di criptovaluta. Tuttavia, bisogna capire se le istituzioni di finanza centralizzata (CeFi) saranno in grado di garantire un flusso ininterrotto di crypto e valuta fiat competendo con piattaforme cripto-native più agili che supportano diversi sistemi fiat.

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La finanza decentralizzata (DeFi) ha attirato solo il 2% degli utenti di PayPal a causa delle elevate barriere all’ingresso. Molte banche ora sono pronte a capitalizzare quest’opportunità.

L’anno scorso le criptovalute hanno fatto un enorme passo avanti, diventando uno spazio veramente interoperabile. Grazie a un numero crescente di bridge, il denaro può fluire tra blockchain come Polygon (CRYPTO:MATIC), Avalanche (CRYPTO:AVAX), Solana (CRYPTO:SOL), Fantom (CRYPTO:FTM), BSC etc., il tutto con commissioni minime. Una volta entrato, puoi facilmente depositare e prelevare criptovalute nei protocolli DeFi, giocare ai giochi Play2Earn, effettuare swap, comprare NFT e molto altro.

Se la DeFi offre un modo così semplice per gestire i tuoi soldi, perché ha ancora così pochi utenti? Dune Analytics ha recentemente quantificato il numero di utenti su Ethereum (CRYPTO:ETH) in 4 milioni, e il resto delle blockchain messe insieme probabilmente non supera questa cifra. 8 milioni sono solo il 2% degli oltre 370 milioni di utenti di PayPal, dunque è facile capire quanto sia enorme il divario di utilizzo tra la DeFi e le criptovalute.

Il problema è l’alta barriera all’ingresso: per qualcuno che ha usato solo valuta fiat, acquistare criptovalute per la prima volta è complicato e spesso comporta elevate commissioni e problemi di sicurezza.

Nel frattempo, le istituzioni CeFi mostrano due diverse risposte al problema:

  • Paura: evitare tutto ciò che riguarda Bitcoin (CRYPTO:BTC) e sottolineare i rischi delle criptovalute, essenzialmente cercando di alzare la barriera all’ingresso.
  • Opportunità: offrire ai propri clienti un modo più semplice per ottenere esposizione alle criptovalute, in pratica rimuovere la barriera all’ingresso e ottenere un vantaggio competitivo.
  • Perché le offerte crypto delle piattaforme CeFi restano così limitate?Negli ultimi mesi abbiamo visto molti esempi di aziende CeFi che hanno cautamente introdotto prodotti correlati alle criptovalute; ciò ha portato alcuni a proclamare che le banche e i sistemi di pagamento stanno “abbracciando” le criptovalute. Tuttavia, è importante notare quanto siano limitate la maggior parte di queste iniziative:
  • PayPal consente agli utenti di “acquistare” Bitcoin ed ETH, di conservarli sul saldo e di pagare gli acquisti con queste criptovalute, ma non è possibile trasferire cripto-asset a un wallet blockchain esterno, connettersi a qualsiasi DApp, ecc.
  • Avenue Securities (società finanziata da SoftBank) consentirà presto il trading di Bitcoin, ma non si parla di token di supporto ed è improbabile che i clienti saranno in grado di prelevare BTC dalla piattaforma.
  • L’istituto filippino Unionbank offrirà servizi di crypto trading e custodia ma, proprio come per gli altri esempi, la gamma di asset supportati sarà limitata.

Custodia ed esposizione: sono questi servizi legati alle criptovalute che banche e altre piattaforme fiat stanno valutando. In altre parole, non aspettiamoci che le società integrino presto scambi di token o bridge DeFi nelle loro app; infatti, in un mondo in cui anche le carte multi-valuta fiat sono ancora una rarità, pretendere conti multi-valuta cripto-fiat completamente funzionanti sarebbe ingenuo.

Affinché si affermino i conti multi-valuta fiat, saranno necessarie nuove infrastrutture, specialmente in settori come la gestione del rischio e la compliance; il processo di creazione di conti multi-valuta cripto-fiat è ancora più complesso, in quanto gli sviluppatori dovranno costruire adeguati meccanismi di copertura del rischio.

Al momento è impossibile per le banche costruire queste strutture e, anche se potessero, finirebbero per incorrere in costi di manutenzione e scalabilità; questi verrebbero poi scaricati sui consumatori finali, facendo aumentare le commissioni per gli swap e le transazioni cripto-fiat.

Per ora è importante incoraggiare e adottare piattaforme incentrate sull’offerta di questi account cripto-fiat. Uno di questi nomi è Exscudo, il cui wallet FinTap (dotato di un sistema integrato di messaggistica sicura) accetta oltre 60 asset fiat e crypto. Exscudo ha già integrato 10 sistemi di pagamento, consentendo agli utenti di depositare dollari, euro e rubli utilizzando diversi canali di pagamento, come PayPal, SEPA e Mastercard.

Migliorare la continuità delle transazioni cripto-fiat è fondamentale per incrementare l’adozione stessa degli asset digitali; i progetti che si stanno concentrando su questo campo sono impegnati in una battaglia per sbloccare un’industria multimiliardaria.

Molte piattaforme cercano di eliminare il divario cripto-fiat, tra cui Coinbase, CoinJar, Crypto.com, Wirex e altre. Se le previsioni di Exscudo sono corrette, saranno questi tipi di progetti — emittenti di carte per criptovalute, cripto-banche, on-off ramps (ovvero ponti in entrata e in uscita) in valuta fiat ecc. — a prendere il comando nella corsa tecnologica contro la CeFi.

Per l’utente finale, non importa se saranno le aziende cripto-native o quelle CeFi-native a vincere la corsa per distruggere le barriere all’ingresso nel settore della blockchain. Ciò che conta è che alla fine le due dimensioni si fonderanno in una sola, rendendo l’ingresso nella DeFi o nei Play2Earn facile come pagare un acquisto con una carta.

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