Ecco come la Cina ha rovinato le ambizioni di Alibaba

La principale attività di Alibaba, il business dell’e-commerce, è al vaglio delle autorità di regolamentazione cinesi  

Ecco come la Cina ha rovinato le ambizioni di Alibaba
2' di lettura

Il giro di vite normativo imposto dalle autorità cinesi su Alibaba Group Holding Ltd (NYSE:BABA) ha infranto le sue ambizioni di diventare la Amazon.com Inc (NASDAQ:AMZN) cinese, riferisce Bloomberg.

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L’attività principale di Alibaba, l’e-commerce, è sotto assedio da parte delle autorità normative; i regolatori hanno anche costretto la sua divisione finanziaria a ritirarsi da alcune delle sue iniziative più redditizie.

Ad aggravare la situazione di Alibaba ci hanno pensato i recenti problemi alla sua attività di cloud computing, Aliyun o AliCloud. Il cloud computing è una parte fondamentale della formula di Amazon; nel quarto trimestre del 2021 Amazon Web Services ha rappresentato oltre il 100% dell’utile operativo della società, dopo anni di investimenti che inizialmente non avevano ripagato.

Daniel Zhang, l’amministratore delegato di Alibaba, prevede che il mercato cinese del cloud crescerà fino a raggiungere un’opportunità da migliaia di miliardi di yuan entro il 2025. Tuttavia, la Cina si è sempre più concentrata sull’uso e sulla sicurezza dei dati, rendendo la loro difesa una priorità per il governo. Nel tempo diverse istituzioni cinesi (come la China Construction Bank e gli enti locali) si sono quindi avvicinate alle piattaforme cloud di stato anziché a quelle di aziende private come Alibaba, osserva Bloomberg.

Aliyun è stata sottoposta a particolari pressioni a causa del rapporto teso tra la società madre e il governo cinese; le critiche del co-fondatore di Alibaba Jack Ma ai regolatori erano giunte in seguito allo stop imposto all’ambiziosa IPO della sua affiliata fintech e alla massiccia sanzione comminata ad Alibaba.

Da allora Alibaba si è scontrata con le autorità di regolamentazione sulla sicurezza informatica, incrementando le possibilità che il business cloud diventasse un bersaglio facile; a causa di ostacoli aziendali e politici, l’anno scorso Alibaba ha abbandonato l’idea di scorporare l’attività cloud.

Nei servizi di infrastruttura cloud, la quota di mercato di Aliyun è scesa al 37% nel 2021 dal 46% del 2019, sebbene l’azienda continui a guidare il mercato; i nuovi fornitori di cloud, come Huawei Technologies Co — che vanta legami più amichevoli con il governo di Pechino — nello stesso periodo hanno raddoppiato la quota di mercato.

Come scrive Bloomberg, probabilmente i fornitori di cloud sostenuti dallo stato trarranno il massimo vantaggio dalla spinta del governo cinese verso lo sviluppo interno di servizi cloud, che probabilmente fungerà da enorme impulso per i fornitori di cloud.

A dicembre la Cina ha sospeso dopo sei mesi la cooperazione con Aliyun in merito a una piattaforma di cybersecurity per la condivisione delle informazioni, dopo che l’azienda non era riuscita a segnalare in tempo un difetto al suo software.

Foto di Fooksou Lamimo tramite Wikimedia

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