CEO Boeing si pente del contratto stipulato con Trump

Durante la chiamata trimestrale degli utili, Dave Calhoun si è lamentato dell’accordo raggiunto nel 2018 con l’amministrazione Trump. Ecco i motivi

CEO Boeing si pente del contratto stipulato con Trump
2' di lettura

Se il CEO di Boeing Co (NYSE:BA) Dave Calhoun potesse prendere la macchina del tempo, tornerebbe al 2018; l’obiettivo, quello di impedire la firma del contratto da 3,9 miliardi di dollari che la sua azienda ha siglato con l’amministrazione Trump per costruire due nuovi aerei Air Force One.

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Cosa è successo

Durante la chiamata degli utili in cui si sono discussi i risultati del 1° trimestre dell’azienda, Calhoun si è lamentato per l’accordo raggiunto sotto la guida dell’ex amministratore delegato Dennis Muilenburg; la richiesta di Trump di un accordo a prezzo fisso infatti ha posto l’onere dei sovraccosti direttamente su Boeing e non sul governo federale. Il contratto prevedeva che Boeing dotasse due aerei 747 dei requisiti distintivi necessari per il trasporto presidenziale.

I risultati di tale accordo, ha riconosciuto Calhoun, sono stati 660 milioni di dollari di sovraccosti durante il primo trimestre di quest’anno, che l’azienda ha attribuito ai problemi con un subappaltatore, alle interruzioni della supply chain e all’aumento dei costi con il progredire del progetto.

“Quello dell’Air Force One lo chiamerò semplicemente un momento davvero unico, una trattativa davvero unica, una serie davvero unica di rischi che Boeing probabilmente non avrebbe dovuto correre”, ha dichiarato Calhoun, che non ha menzionato Trump per nome. “Ma siamo dove siamo, e consegneremo grandi aerei”.

Perché è importante

Nel primo trimestre 2022 il fatturato di Boeing è stato di 13,99 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 15,22 miliardi registrati nello stesso periodo dell’anno precedente; Boeing ha riportato una perdita trimestrale di 2,75 dollari per azione, un dato peggiore rispetto alla perdita di 1,53 dollari per azione registrata nel primo trimestre del 2021.

Ciononostante, Calhoun ha affermato che sta guardando avanti verso un futuro più proficuo per l’azienda.

“Nonostante le pressioni sui nostri programmi di difesa e sviluppo commerciale, restiamo sulla buona strada per generare flussi di cassa positivi per il 2022″, ha dichiarato.

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Foto: Trump, Casa Bianca (Archiviato)/Flickr Creative Commons