In seguito alle proteste si dimette il Presidente dello Sri Lanka

Intanto i manifestanti infuriati continuano a occupare il Palazzo Presidenziale, la residenza ufficiale di Gotabaya Rajapaksa

In seguito alle proteste si dimette il Presidente dello Sri Lanka
3' di lettura

Nel mezzo di una turbolenza economica senza precedenti, Gotabaya Rajapaksa, il Presidente dello Sri Lanka, ha confermato le sue dimissioni mentre i manifestanti hanno continuato ad occupare la residenza ufficiale del leader.

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Cosa è successo

L’ufficio del Primo Ministro ha confermato che Rajapaksa si dimetterà ufficialmente dalla sua posizione il 13 luglio, ha riferito la BBC. Ciò è avvenuto dopo che i manifestanti si sono rifiutati di lasciare il Palazzo Presidenziale mentre invocavano in preda alla rabbia le dimissioni del Presidente per la cattiva gestione della peggior crisi economica nella storia del Paese.

Molti manifestanti hanno mostrato forte scetticismo in merito all’annuncio poiché non vi è stata alcuna comunicazione diretta da parte di Rajapaksa; il Presidente infatti è fuggito dopo che i manifestanti avevano fatto irruzione nella sua casa nell’ambito di una rivolta senza precedenti.

La posizione di Rajapaksa è attualmente sconosciuta, ma alcune fonti militari hanno rivelato alla BBC che si troverebbe su una nave della marina nelle acque dello Sri Lanka.

Secondo la legge del Paese, le dimissioni di Rajapaksa saranno formalmente accettate solo dopo che si sarà dimesso tramite lettera al presidente del Parlamento, cosa che deve ancora accadere.

Nel frattempo, anche il Primo Ministro Wickremesinghe ha confermato di essere disposto a dimettersi e a lasciare il posto a un governo di unità nazionale, dopo che i manifestanti hanno fatto irruzione anche nella sua residenza privata e le hanno dato fuoco.

Su Internet è emersa una sfilza di video in cui i manifestanti della nazione insulare affamata di denaro hanno invaso la residenza ufficiale del Presidente a Colombo. I manifestanti sono stati visti sguazzare nella piscina della residenza presidenziale, nelle camere da letto e in cucina. 

 

 

 

 

 

Lo Sri Lanka, nazione insulare abitata da 22 milioni di persone, sta affrontando la peggior turbolenza economica degli ultimi settant’anni, con milioni di persone che faticano ad acquistare beni di prima necessità, cibo e medicine; il Paese ha dovuto chiudere le scuole e il carburante è stato limitato ai servizi essenziali a causa della sua carenza.

 

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