Inflazione: il PCE degli Stati Uniti cresce più del previsto

Il dato di giugno sull’indice dei prezzi delle spese al consumo personali negli USA è il più alto dal 1982

Inflazione: il PCE degli Stati Uniti cresce più del previsto
2' di lettura

Nella mattinata statunitense di venerdì, l’SPDR S&P 500 ETF Trust SPY (NYSE:SPY) era in rialzo dello 0,5%. Il rialzo è avvenuto dopo che il Bureau of Economic Analysis ha riportato un aumento del 6,8% dell’indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE) nel mese di giugno. Si tratta della lettura mensile più alta dell’inflazione dal 1982.

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Cosa è successo

A giugno il PCE nominale è aumentato del 6,8%, in rialzo rispetto al 6,3% di maggio e superando il precedente massimo del 2022, il +6,6% registrato a marzo. La lettura del PCE di giugno è risultata superiore alle stime degli economisti, che si attestava al 6,7%.

Il PCE core esclude la volatilità dei prezzi alimentari e dell’energia. Il PCE core, l’indicatore di inflazione preferito dalla Federal Reserve, a luglio è cresciuto del 4,8%; l’indice si è così collocato al di sopra delle stime degli economisti (+4,7%).

L’ultima lettura dell’inflazione al consumo giunge in seguito al secondo rialzo consecutivo dei tassi di interesse dello 0,75%, deciso dalla Fed all’inizio di questa settimana.

Giovedì il Bureau of Economic Analysis ha riferito che il PIL degli Stati Uniti è sceso dello 0,9% nel secondo trimestre. Si tratta del secondo trimestre consecutivo di crescita negativa.

Molti economisti considerano due trimestri consecutivi di calo del PIL come una recessione; tuttavia il presidente della Fed, Jerome Powell, mercoledì ha detto di non credere che gli Stati Uniti siano in recessione a causa della solidità del mercato del lavoro.

“Anche se un altro aumento insolitamente grande potrebbe essere appropriato al nostro prossimo incontro, questa è una decisione che dipenderà dai dati che otterremo da ora ad allora”, ha detto Powell.

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A inizio mese il Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti ha registrato un aumento dell’8,6% dell’indice dei prezzi al consumo a giugno. Si tratta della più alta lettura mensile dell’inflazione dal 1981. Il Dipartimento del Lavoro ha anche riferito che a maggio gli stipendi sono cresciuti solo del 5,2% su base annua.

Foto tramite Shutterstock

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