L’Europa non segue Wall Street, Borse deboli: rischio recessione sempre più concreto

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La stretta monetaria continua a preoccupare gli investitori. Nuovi timori per un rialzo del gas dopo la scoperta di una quarta falla sul Nord Stream, occhi puntati sui titoli di Stato britannici dopo l’intervento della Banca d’Inghilterra

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Avvio in rosso per le Borse europee nonostante lo strappo al rialzo di Wall Street di ieri. Il Ftse Mib di Piazza Affari perde mezzo punto percentuale, anche se il titolo Leonardo e Racing Force partono in rialzo. Male anche gli altri listini europei, con Londra che cede l’1,2%. Lo spread tra Btp e Bund apre a 244 punti base, in leggero calo rispetto all’ultima chiusura.

WALL STREET FERMA I RIBASSI

Nella seduta di mercoledì 28 settembre Wall Street ha finalmente messo fine a una serie di sei cali consecutivi. Il Dow Jones ha chiuso a +1,67%, l’S&P 500 a +1,66% e l’indice tecnologico Nasdaq ha guadagnato l’1,52%. Nella mattinata europea, tuttavia, i futures (che danno indicazioni sull’andamento della nuova seduta) sono di nuovo in calo. I timori di una recessione economica restano infatti sul tavolo, visto che la Federal Reserve (la banca centrale Usa) è determinata a contrastare l’inflazione a ogni costo. “Il punto di riferimento attuale è un aumento di 75 punti base alla riunione di novembre e di 50 punti base a dicembre”, ha detto Raphael Bostic, presidente della Fed di Atlanta. Quindi la previsione è per tassi tra il 4,25% e il 4,5% entro la fine dell’anno…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.