Il Segretario al Tesoro Janet Yellen ha riferito che gli Stati Uniti hanno «più lavoro da fare» per frenare la peggiore impennata dell’inflazione dagli anni ’80, dopo che i prezzi al consumo sono aumentati dell’8,2% a settembre rispetto all’anno precedente.
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Sull’inflazione
«Sebbene ci siano stati indicatori favorevoli sull’attenuazione delle strozzature della catena di approvvigionamento e delle pressioni sul mercato del lavoro, dobbiamo vedere progressi significativi», ha detto Yellen all’inizio di un incontro con i commissari europei Valdis Dombrovskis e Paolo Gentiloni in Washington, ha riferito Bloomberg.
Questo è il settimo mese consecutivo in cui gli Stati Uniti hanno registrato un’inflazione dei prezzi al consumo superiore all’8%. L’inflazione di fondo, che comprende le componenti più volatili del cibo e dell’energia, è salita al 6,6%, la misura più alta da 40 anni, afferma il rapporto.
Giovedì il mercato ha oscillato ampiamente dopo la pubblicazione dei dati sull’inflazione dei prezzi al consumo negli Stati Uniti. L’ETF SPDR S&P 500 Trust (NYSE: SPY) ha chiuso giovedì in rialzo di oltre il 2,6%, mentre l’ETF Vanguard Total Bond Market Index Fund (NASDAQ:BND) ha perso oltre lo 0,35%.
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Sulla Russia
Giovedì, Yellen ha anche elogiato i «significativi progressi» compiuti dai paesi che cercano di punire la Russia attraverso sanzioni per l’invasione dell’Ucraina.
Yellen ha anche apprezzato i paesi dell’Unione europea per aver aderito allo sforzo di limitare il prezzo delle esportazioni di petrolio russo. «Questo limite ci aiuterà a mantenere i mercati energetici globali ben riforniti mentre riduciamo la più importante fonte di reddito di Putin», ha detto.
Mercoledì, durante un evento del Comitato di Bretton Woods, Yellen ha dichiarato che gli Stati Uniti stanno lavorando per rafforzare le catene di approvvigionamento e proteggersi dalla «coercizione geopolitica» da parte di Russia e Cina. Ha anche osservato che l’economia globale sta affrontando «venti contrari significativi».
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