Ufficiale taiwanese pagato dalla Cina per arrendersi in caso di guerra

I dettagli sul caso di corruzione esploso a Taiwan e che apre la porta ad altri possibili casi analoghi tra le fila dell'esercito.

Ufficiale taiwanese pagato dalla Cina per arrendersi in caso di guerra
2' di lettura

Taiwan sta indagando su un ufficiale militare che, secondo quanto riferito, ha ricevuto pagamenti mensili dal governo di Xi Jinping per anni per raccogliere informazioni e arrendersi se Pechino avesse attaccato Taipei.

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Cosa è successo

L’ufficiale ha ricevuto 40.000 NT$ (l’equivalente di circa 1.250 euro) ogni mese dalla Cina dopo che un ufficiale militare in pensione lo ha reclutato come spia nel 2019, ha riferito la Central News Agency, citando la dichiarazione del Bureau of Investigation. 

Il rapporto aggiungeva che l’ufficiale di fanteria, il colonnello Xiang Deen, ha accettato tangenti dalla Cina e ha firmato un giuramento di fedeltà al partito comunista di Xi. 

Anche se questa non è una novità per Taipei, gli Stati Uniti sono da tempo preoccupati per la capacità della nazione insulare di tenere la tecnologia e altri segreti lontani dalle mani del vicino, ricco di risorse

All’inizio del 2021, l’ex viceministro della Difesa di Taiwan Chang Che Ping, che un tempo era il terzo funzionario militare più importante di Taiwan, è stato indagato sulla base della preoccupazione per il contatto con una rete di spionaggio cinese. Tuttavia, Chang è stato successivamente prosciolto ed è stato testimone in un caso che ha portato all’incriminazione a giugno di altri due agenti.

Nel frattempo, nel caso del colonnello Xiang, il ministero della Difesa nazionale di Taiwan ha dichiarato che «l’Ufficio Politico e di Guerra del Ministero della Difesa Nazionale ha collaborato con l’Unità di sicurezza nazionale per indagare sullo sviluppo delle organizzazioni del PCC a Taiwan e ha ritenuto il colonnello Xiang sospettato di violare la legge sulla sicurezza nazionale e le norme sulla corruzione».

«Questo caso evidenzia che il PCC si è infiltrato e che la Cina ha assorbito e cercato informazioni e segreti, rappresentando una grave minaccia», si legge nella dichiarazione, come riportato nella traduzione in inglese. 

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