L’inflazione scende ma lascia le borse confuse

I prezzi al consumo sono aumentati a dicembre al ritmo previsto dagli economisti, segnalando che la Federal Reserve sta iniziando a fare progressi nella sua lotta contro l'inflazione storicamente elevata.

L’inflazione scende ma lascia le borse confuse
2' di lettura

I prezzi al consumo sono aumentati a dicembre al ritmo previsto dagli economisti, segnalando che la Federal Reserve sta iniziando a fare progressi nella lotta contro un’inflazione storicamente elevata.

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Cosa è successo

L’indice dei prezzi al consumo è salito del 6,5% a dicembre, in calo rispetto al 7,1% di novembre, secondo i dati riportati giovedì dal Dipartimento del lavoro. 

La lettura dell’IPC di dicembre era in linea con le stime medie degli economisti del 6,5%.

L’inflazione core, che esclude i prezzi volatili di cibo ed energia, è salita del 5,7%, in linea con le stime degli economisti.

Il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che i prezzi dell’energia sono scesi dell’4,5%, mentre i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati dello 0,3%.

Perché è importante

L’SPDR S&P 500 (NYSE:SPY) si sta muovendo al ribasso giovedì mentre gli investitori continuano a valutare quale sarà la prossima mossa della Fed alla riunione del 1° febbraio. La Fed presterà molta attenzione al dato di oggi.

Dopo aver compresso i mercati con quattro aumenti consecutivi dei tassi dello 0,75%, la banca centrale ha optato per un aumento meno aggressivo dello 0,5% durante l’ultima riunione. 

In una conferenza stampa successiva, il presidente della Fed Jay Powell ha riaffermato l’impegno della banca centrale a riportare l’inflazione al 2%.

Pur riconoscendo che i dati recenti sono incoraggianti, ha però indicato che non sono sufficienti. 

«I dati sull’inflazione finora ricevuti da ottobre e novembre mostrano una gradita riduzione del ritmo mensile degli aumenti dei prezzi, ma ci vorranno molte più prove per avere fiducia che l’inflazione sia su un percorso discendente sostenuto», ha affermato Powell.

All’inizio di questo mese, il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che l’economia statunitense ha aggiunto 223.000 posti di lavoro a dicembre, superando le stime degli economisti di 200.000. I verbali della riunione di novembre, pubblicati la scorsa settimana, mostrano che l’inflazione rimane una priorità assoluta per la Fed. 

Anche il presidente della Federal Reserve di Kansas City, Esther George, è sembrato aggressivo la scorsa settimana quando ha detto alla CNBC che si aspetta un aumento maggiore del previsto dei tassi e che questi restino elevati fino al 2024.

La prossima riunione della Fed inizierà il 31 gennaio. Non è chiaro se i dati di giovedì saranno sufficienti per fermare il ritmo degli aumenti dei tassi della banca centrale. 

Powell ha ripetutamente affermato che la Fed “manterrà la rotta fino a quando il lavoro non sarà terminato”.

Movimento dei prezzi

Lo SPY è sceso dello 0,15% a 394,93 dollari giovedì, dati di Benzinga Pro.

Foto tramite Shutterstock