Close Menu
    Notizie più interessanti

    Bankitalia taglia le stime sul PIL 2025: +0,6%. Pesa il clima globale

    11/07/2025

    Fiera Milano e Tuttofood: l’accordo che blinda il futuro dell’agroalimentare fino al 2040

    11/07/2025

    Mercato immobiliare: queste 3 azioni potrebbero invertire la rotta

    11/07/2025
    Facebook X (Twitter)
    ULTIME NOTIZIE
    • Bankitalia taglia le stime sul PIL 2025: +0,6%. Pesa il clima globale
    • Fiera Milano e Tuttofood: l’accordo che blinda il futuro dell’agroalimentare fino al 2040
    • Mercato immobiliare: queste 3 azioni potrebbero invertire la rotta
    • Wall Street: 3 azioni ad alto dividendo che gli analisti consigliano
    • BTP, il Tesoro fa il pieno: collocati 8,75 miliardi con rendimenti in crescita
    • Azioni finanziarie: 2 titoli che potrebbero sorprenderci nel Q3
    • Bitcoin oltre i $118.000: il rally è sostenibile o potrebbe fermarsi?
    • Il riso delle future colonie spaziali sarà italiano
    Facebook X (Twitter)
    Benzinga ItaliaBenzinga Italia
    Friday, July 11
    • Notizie dall’Italia
      • Azioni
      • Indici
      • Obbligazioni
      • ETF
      • Economia
      • Generale
    • Notizie USA
      • Azioni
      • Indici
      • Utili
      • Notizie Economiche
      • Altri Mercati
      • Dicono gli Analisti
      • Trading
      • Comunicati stampa
    • Notizie internazionali
      • Europa
      • Asia
    • Criptovalute
      • Notizie
      • Altcoin
      • Bitcoin
      • Blockchain
      • Dogecoin
      • Ethereum
      • Shiba Inu
      • NFT
    • Finanza personale
      • Investire in criptovalute
      • Investire in azioni
      • Forex
    Homepage » Quanto pesano le parole non dette da Christine Lagarde

    Quanto pesano le parole non dette da Christine Lagarde

    Stefano MasaBy Stefano Masa24/01/2023 Notizie Economiche 3 min. di lettura
    Quanto pesano le parole non dette da Christine Lagarde
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Le recenti parole della Presidente della Bce Christine Lagarde hanno penalizzato l’andamento dei mercati finanziari. Questa la conclusione alla quale molti osservatori sono giunti all’indomani dei significativi ribassi sulle principali piazze azionarie europee durante l’ormai trascorsa ottava. A ben vedere, però, il commento della Governatrice al Forum economico internazionale di Davos non ha, di fatto, né modificato e neppure aggiornato la precedente view del Consiglio direttivo che, lo scorso 12 gennaio, vedeva formalizzate le proprie decisioni attraverso la diffusione del consueto e periodico bollettino economico.

    In tale occasione, la sintesi che emergeva dalle prime righe riscontrabili nel “Quadro generale”, era molto semplice: «il Consiglio direttivo ritiene che i tassi di interesse debbano ancora aumentare in misura significativa a un ritmo costante per raggiungere livelli sufficientemente restrittivi da assicurare un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2 per cento nel medio termine». Se tale assunto fosse accostato alle recenti considerazione della Presidente Lagarde («L’inflazione resta l'”obiettivo primario della Bce”. La Bce manterrà la rotta sui tassi: terrà “la barra dritta fino a quando saremo entrati in territorio restrittivo abbastanza a lungo per riportare velocemente l’inflazione al 2%”» – Fonte Ansa) le differenze risulterebbero nulle.

    Pertanto, a seguito di questo parallelismo che confuta (oggettivamente) la sostanza in capo ai vari commentatori, la conclusione appare ovvia: nessun dubbio sulla trasparenza e sulla linearità di pensiero della Bce. La riprova, infatti, è poi arrivata dagli stessi mercati finanziari che, sul finire della settimana, così come nella giornata di ieri, hanno recuperato le precedenti perdite.

    L’incognita: il mercato dei bond

    Sgombrato ogni possibile fraintendimento, ciò che invece deve far riflettere (perché non detto), è quanto emerge come diretta conseguenza a questa confermata volontà d’agire in ambito di politica monetaria nel Vecchio continente, ovvero: le inevitabili ripercussioni sul mercato dei bond. Come noto, ad un rialzo dei tassi di interesse, corrisponde il contrapposto ribasso delle quotazioni. Ne consegue, quindi, che in ottica di anno 2023, la già penalizzata asset class obbligazionaria non godrà di una ritrovata serenità post annus horribilis 2022.

    Ad esemplificare l’impatto potenziale di tali dinamiche risulta molto utile la consultazione della “Guide to the markets®” pubblicata a dicembre da J.P.Morgan Asset Management che, a pagina 37, riporta le conseguenze su singoli sottostanti appartenenti al cosiddetto comparto del reddito fisso. Come evidente, il basket analizzato è riconducibile all’universo Usa, ma, prescindendo da quest’ultimo, la validità delle conclusioni è comunque verosimilmente assimilabile all’intero contesto bond (rif. duration modificata).

    Spread: nulle le ripercussioni ma i rendimenti sono visti in rialzo

    A confermare questa ipotesi sulle plausibili discese dei prezzi (v. aumento dei rendimenti) è arrivato anche il recente monito di S&P Global Rating che, attraverso il report “2023 Economic Outlook”, ha soffermato la propria analisi sul sempre temuto spread indicando come «Il rendimento dei Bund decennali si attesterà al 3,2% circa a fine 2024, mentre quello sui Btp sarà al 5,2%» (Fonte Radiocor) ossia con un differenziale pari a 200 punti base.

    Sulla base di quanto finora argomentato le conclusioni sono chiare: nessun dubbio sulla Bce e sulle parole della Presidente Christine Lagarde. Rimangono, invece, molte perplessità sulle parole non dette.  

    Continua a leggere

    Mercato immobiliare: queste 3 azioni potrebbero invertire la rotta

    Wall Street: 3 azioni ad alto dividendo che gli analisti consigliano

    Azioni finanziarie: 2 titoli che potrebbero sorprenderci nel Q3

    Crollo delle vendite e delle azioni: cosa sta succedendo a Tesla?

    Huang incontra Trump: cosa significa per il futuro delle azioni Nvidia?

    Warren Buffett e la bolla silenziosa: cosa ci dice il suo indicatore

    • Popolare
    • Recenti

    Toncoin offre Golden Visa, ma gli UEA smentiscono: dov’è la verità?

    07/07/2025

    XRP darà inizio all’altseason? Ecco cosa ne pensano gli esperti

    08/07/2025

    XRP verso $2,40 mentre RLUSD supera i $500 milioni di market cap

    09/07/2025

    Bankitalia taglia le stime sul PIL 2025: +0,6%. Pesa il clima globale

    11/07/2025

    Fiera Milano e Tuttofood: l’accordo che blinda il futuro dell’agroalimentare fino al 2040

    11/07/2025

    Mercato immobiliare: queste 3 azioni potrebbero invertire la rotta

    11/07/2025

    Notizie recenti

    • Bankitalia taglia le stime sul PIL 2025: +0,6%. Pesa il clima globale
    • Fiera Milano e Tuttofood: l’accordo che blinda il futuro dell’agroalimentare fino al 2040
    • Mercato immobiliare: queste 3 azioni potrebbero invertire la rotta
    • Wall Street: 3 azioni ad alto dividendo che gli analisti consigliano
    • BTP, il Tesoro fa il pieno: collocati 8,75 miliardi con rendimenti in crescita
    Facebook X (Twitter)

    Notizie

    • Notizie
    • Notizie internazionali
    • Notizie USA
    • Trading
    • Criptovalute

    PARTNER/COLLABORATORE

    • Licensing and Syndication
    • Sponsored Content
    • Posting an ad
    • Request a Media Kit
    • Chi Siamo

    BENZINGA NEL MONDO

    • Benzinga USA
    • Benzinga Corea
    • Benzinga Giappone
    • Benzinga Italia
    • Benzinga Spagna
    • Benzinga India
    © 2025 Benzinga | Tutti i diritti riservati
    • Informativa Sulla Privacy
    • Termini e Condizioni
    • Accessibility

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.