La Banca del Giappone non riuscirà ad evitare di alzare i tassi, ecco perché

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Il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan AM spiega che la politica di controllo della curva dei rendimenti non è sostenibile, se viene abbandonata sosterrà il mercato dei bond

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La Banca del Giappone ha sorpreso il mercato una volta, scegliendo di modificare l’intervallo di oscillazione del controllo della curva dei tassi quando meno lo si aspettava. Se dovesse rifarlo, potrebbe creare le premesse per resettare le posizioni di duration breve in Giappone. Il mercato continuerà a sfidare la Banca Centrale nipponica, ma è preferibile una posizione di duration breve sui titoli di Stato di Tokyo perché prima o poi la Banca Centrale abolirà la politica di controllo della curva dei rendimenti consentendo a questi di salire. L’attuale orientamento non è sostenibile in quanto crea un mercato interno nel quale una domanda organica di obbligazioni da parte del settore privato è assente. La Banca del Giappone sta solo ritardando l’aumento ineluttabile dei tassi d’interesse giapponesi.

UN MERCATO CHE PRESCINDE DAI FONDAMENTALI

Sono le indicazioni per l’investitore che guarda al mercato obbligazionario giapponese del Bond Bulletin settimanale a cura del team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management, che sottolinea come la Banca del Giappone sia l’unica grande Banca Centrale che, all’aumentare dell’inflazione, si muove in controtendenza sul fronte dei tassi. Il Bond Bulletin esamina in che modo gli interventi della Banca del Giappone abbiano creato un mercato per i titoli di Stato giapponesi che prescinde dai fondamentali economici…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.