Le prospettive dopo il collasso della SVbank: ecco l’analisi di PGIM

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L’attenzione sarà rivolta al successo della Fed e delle altre autorità del mercato nel mantenere la fiducia tra i depositanti e gli investitori nel sistema bancario statunitense e le ripercussioni sull’economia reale

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La Silicon Valley Bank (SVB) è la prima banca statunitense a entrare in crisi a causa dell’attuale ciclo di rialzo dei tassi attuato dalla Federal Reserve (Fed). Tuttavia, altri settori dell’economia sensibili ai tassi di interesse, come ad esempio l’immobiliare, hanno subito contraccolpi a seguito degli interventi aggressivi da parte della banca centrale USA, che ha portato il tasso sui fondi federali (fed funds) dallo 0-0,25% all’inizio del 2022 al 4,5-4,75% attuale (dati al 14/03/2023).

START UP SOSTENUTE DAL VENTURE CAPITAL

“La maggior parte dei depositi della SVB era investita in obbligazioni a più lunga scadenza e in titoli con garanzie ipotecarie, che hanno comportato significative perdite a seguito del sensibile rialzo dei rendimenti a lungo termine in risposta all’inasprimento della Fed” fanno sapere gli esperti di PGIM Quantitative Solutions. Inoltre, l’elevata percentuale di depositanti non assicurati— in gran parte composta da società e startup sostenute da venture capital – ha determinato una base clienti particolarmente inclini a ritirare i depositi in risposta alle prime preoccupazioni…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.