Morgan Stanley IM: asset alternativi, perché guardare oltre il mercato secondario del private equity

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Morgan Stanley IM, in un’analisi di Jarrod Quigley, sottolinea i fattori che rendono appetibili i mercati secondari degli hedge fund, del credito privato e degli asset reali, come il forte sconto sul Net Asset Value

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Il mercato secondario del private è ben noto agli investitori ma altri mercati secondari, come quelli degli hedge fund e del credito privato, possono esserlo meno, anche se transazioni di minor dimensione posso offrire ritorni invitanti. La maggior parte arriva dallo sconto rispetto al Net Asset Value e sono anche investimenti che possono offrire importanti benefici in termini di mitigazione del rischio, il che può essere di particolare interesse oggi, a fronte di uno scenario di quantitative tightening e liquidità in ritirata.

LA FORTE CRESCITA PER IL SECONDARIO DEL PRIVATE EQUITY

Morgan Stanley Investment Management, in un commento firmato da Jarrod Quigley, Managing Director AIP Hedge Fund Team, invita a guardare oltre il mercato secondario del private equity, reduce da un periodo di forte crescita cifrata in ben cinque volte nell’ultimo decennio, che oggi vede compratori che gestiscono un totale di 400 miliardi di dollari, il che si traduce in volumi elevati di transazioni a sconto limitato rispetto appunto al Net Asset Value. Al contrario, gli investitori in fondi alternativi che cercano di vendere asset illiquidi non compresi nell’universo del private equity non godono dello stesso livello di domanda…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.