Quale futuro per l’euro dopo le elezioni europee? L’analisi di Amundi

1' di lettura

Amundi, in un commento di Vincent Mortier sulle prospettive per Europa e Francia dopo le elezioni europee, vede pochi motivi per essere negativi sulla moneta unica e giudica temporanea la debolezza

Ricevi una notifica con le ultime notizie, i nostri articoli e altro ancora!

L’improvvisa chiamata del presidente Macron ad elezioni anticipate ha creato una certa volatilità sia azionaria che obbligazionaria in Francia, che rimarrà al centro dell’attenzione. I mercati del debito pubblico francese sono molto liquidi e il contesto è favorevole, con gli investitori che desiderano bloccare tassi più elevati prima che la BCE li riduca ulteriormente. Sull’euro cautela a breve termine, ma non si vede una debolezza strutturale. Sono le indicazioni di Vincent Mortier, Group Chief Investment Officer di Amundi, sulle prospettive per l’Europa e la Francia dopo le elezioni europee, che si sono svolte in un contesto economico chiaramente in miglioramento, con i principali indicatori che puntano sempre più a un miglioramento nella seconda metà dell’anno.

UN QUADRO DIVERSO DA PAESE A PAESE

L’esperto di Amundi prevede una crescita dell’Eurozona dello 0,8% nel 2024 e dell’1,2% nel 2025, mentre l’occupazione in aumento conferma che le aziende che conservano forza lavoro in previsione di una ripresa. Ma ci sono notevoli differenze tra paese e paese e settore e settore: la Germania probabilmente sarà il fanalino di coda mentre la Spagna dovrebbe andare meglio. Nel 2025 è attesa una ripresa più diffusa, sostenuta dal miglioramento del potere d’acquisto e dall’allentamento delle condizioni finanziarie. In questo quadro si inseriscono le elezioni anticipate in Francia da cui Macron cerca di ottenere una politica interna più stabile…

Continua la lettura

Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.