Questa produttrice di veicoli elettrici americana dichiara fallimento

Fisker Inc. si aggiunge alla lista di startup EV in bancarotta, segnando un momento critico per l’industria dei veicoli elettrici.

Questa produttrice di veicoli elettrici americana dichiara fallimento
2' di lettura

Lunedì la società californiana Fisker Inc. ha presentato istanza di protezione dalla bancarotta, aggiungendosi alla lunga lista di produttori di veicoli elettrici che hanno perso la bussola, tra cui Arrival SA e Lordstown Motors.

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Cosa è successo

Fisker ha presentato istanza di fallimento ai sensi del Capitolo 11, elencando attività stimate tra i 500 milioni e il miliardo di dollari e passività tra i 100 e i 500 milioni di dollari.

La Fisker, con sede in California, aveva annunciato a febbraio che avrebbe potuto non avere abbastanza fondi per operare nel corso dell’anno. Il mese successivo le azioni della società sono state delistate dalla Borsa di New York a causa del basso prezzo delle azioni e le trattative per un potenziale investimento con una grande casa automobilistica sono fallite, lasciando il futuro finanziario di Fisker nell’incertezza.

Ad aprile, l’azienda ha dichiarato in un documento che prevedeva di chiedere la protezione della legge sulla bancarotta entro 30 giorni se non fosse stata in grado di ricevere rinunce dai detentori del debito o di raccogliere capitali sufficienti per saldare i debiti. Al 16 aprile l’azienda disponeva di liquidità non vincolata ed equivalente di soli 53,9 milioni di dollari.

Perché è importante

Il SUV Ocean è l’unico veicolo Fisker in produzione. Nonostante la produzione di circa 10.200 Ocean SUV nel 2023, Fisker è riuscita a consegnare solo 4.929 veicoli nel corso dell’anno.

Ad aggravare le difficoltà dell’azienda, l’ente statunitense per la sicurezza automobilistica National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) ha aperto due indagini consecutive sui SUV Ocean ad aprile e maggio, una per i problemi legati all’attivazione involontaria del sistema di frenata automatica d’emergenza e l’altra per i reclami relativi alle porte difettose.

La scorsa settimana, la società Arrival SA, con sede nel Regno Unito, ha annunciato di essere stata dichiarata fallita, condividendo lo stesso destino di Lordstown, Proterra e Volta Trucks a causa degli alti costi di produzione e della mancanza di accesso al capitale. Fisker è l’ultima ad aggiungersi alla lista.


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Foto cortesia di: Fisker