Hans-Jörg Naumer, nel weekly outlook di Allianz Global Investors, spiega come sia in atto un ‘decoupling’ sia a livello di mercato che di sentiment registrato dagli indicatori, che però restano in territorio espansione
L’accelerazione dell’inflazione prosegue non solo nell’Eurozona con l’effetto di un decoupling tra rendimenti nominali e andamento dei prezzi, con i rendimenti reali scesi ulteriormente in territorio negativo, in un’evoluzione ampiamente ascrivibile al rincaro dell’energia e, in seconda battuta, dei generi alimentari. Chiaramente il costo dell’energia inizia a influire sul tasso di inflazione core. E in una certa misura persino la percezione dell’inflazione sembra evidenziare un decoupling rispetto alla realtà, a seconda di chi osserva l’andamento dei prezzi.
CONSUMATORI PIÙ ALLARMATI
Lo sottolinea Hans-Jörg Naumer nel weekly outlook di Allianz Global Investors, spiegando che le revisioni al rialzo dei professionisti e le attese basate sui break-even sono tuttora relativamente moderate, mentre i consumatori si attendono rincari molto più consistenti. Le attese inflazionistiche dei consumatori sono influenzate da fattori socioeconomici e dagli eventi recenti, e potrebbero tradursi rapidamente in richieste di aumenti salariali, che potrebbero a loro volta innescare una spirale salari-prezzi. Intanto gli indicatori di incertezza economica e politica basati sui media di diverse nazioni, tra cui l’Area Euro, non puntano necessariamente a un decoupling, ma piuttosto a una certa divergenza a livello di Paesi…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.