È stato sicuramente un percorso a ostacoli per Airbnb (NASDAQ:ABNB) dal suo arrivo sul NASDAQ alla fine del 2020. Nei primi due mesi dalla quotazione in Borsa, ABNB ha avuto un’impennata del 52,73% fino a un massimo di 212,68 dollari; l’impresa è acora più impressionante perché realizzata durante una pandemia.
Tuttavia, nei mesi successivi lo spettro del COVID-19 ha influito sulle performance di Airbnb; il titolo ha infatti perso il 40% nel mezzo di un’estate costellata da disagi nei viaggi.
I movimenti del titolo
A novembre del 2021 ABNB ha superato la soglia dei 200 dollari per la prima volta in otto mesi; questo prima che la propagazione della variante Omicron facesse crollare nuovamente il titolo. Un altro tentativo di ripresa a febbraio di quest’anno è stato rapidamente stroncato dall’invasione russa dell’Ucraina e dai timori per il turismo in Europa.
Come mostra la performance da inizio anno, il titolo Airbnb ha subito alcune brusche oscillazioni di prezzo per poi finire a diversi punti percentuali dal prezzo iniziale; comunque, abbiamo potuto osservare una nuova ondata di ottimismo.
Dopo le molte le false albe associate ad Airbnb, la recente ripresa potrebbe indicare l’inizio di un ritorno di fiamma per un’azienda che ha faticato a scrollarsi di dosso l’incertezza legata a molteplici fattori quali la pandemia, la geopolitica e persino l’inflazione?
Muoversi sapientemente durante una crisi geopolitica
La risposta di Airbnb al conflitto in Ucraina è stata eccellente. Le azioni della società tuttavia sono scese con l’intensificarsi della guerra, nonostante né la Russia né l’Ucraina siano in cima alle destinazioni turistiche più frequentate di Airbnb.
Il conflitto ha però messo in luce alcune qualità umanitarie di Airbnb; in primo luogo la società ha fissato l’obiettivo di ospitare 100.000 rifugiati ucraini, utilizzando la piattaforma anche per aiutare persone in altri scenari di emergenza, ad esempio mettendo in contatto gli operatori sanitari con gli host durante la pandemia.
Airbnb è diventato anche un improbabile hub per le donazioni agli host ucraini come mezzo per mostrare sostegno alla loro causa; questo ha dunque aperto un’altra strada per gli aiuti al Paese.
Come osserva Maxim Manturov, responsabile della consulenza sugli investimenti di Freedom Finance Europe, la risposta etica e positiva di Airbnb agli eventi orribili in Ucraina è diventata tipica di un’azienda che performa bene nonostante i disagi nel settore.
“Nonostante la pandemia, l’azienda ha avuto successo, pubblicando i ricavi e l’utile netto più alti mai registrati nel terzo trimestre. Sebbene gli itinerari cittadini o transfrontalieri debbano ancora tornare ai livelli pre-pandemia, il direttore finanziario Dave Stephenson spera che le attuali tendenze di viaggio continueranno per tutto il 2022″, ha dichiarato Manturov; il suo target price, prima del conflitto in Ucraina, sarebbe stato “di 195 dollari (circa il 26% di rialzo)”.
Queste rapide risposte alle flessioni indicano che i nuovi trimestri potrebbero vedere Airbnb approfittare di robusti vantaggi grazie al ritorno alla mobilità e all’allentamento delle restrizioni in conseguenza del COVID-19.
Allo stato attuale, il servizio offerto da Airbnb è impareggiabile e si pone come un’alternativa imprescindibile per strutture standard come hotel e villaggi turistici.
Nel 2021 il valore lordo delle prenotazioni su Airbnb è aumentato del 23% rispetto al 2019; ciò dimostra che sempre più turisti si rivolgono alla piattaforma per trovare vacanze su misura, non necessariamente più economiche.
Questa può essere un’ottima notizia per il titolo Airbnb, destinato a crescere in modo esponenziale se l’appetito dei consumatori resterà incontrastato.
Compratore stai in guardia
Nonostante un rimbalzo relativamente promettente sulla scia dell’ultimo calo, non tutti sono pronti a credere che Airbnb sia pronta per una crescita esponenziale.
Scrivendo per Forbes, David Trainer ritiene che il flusso di cassa di Airbnb sia insostenibile; questo potrebbe causare un ribasso fino al 66% qualora le condizioni di mercato non fossero all’altezza delle aspettative nei prossimi mesi.
“Nonostante le minori spese operative in percentuale ai ricavi nel 2021 (rispetto sia al 2019 che al 2020), Airbnb ha comunque bruciato 1,6 miliardi di dollari di flusso di cassa libero (FCF) nel 2021; negli ultimi tre anni Airbnb ha bruciato un totale di 10,4 miliardi di dollari in FCF”, spiega Trainer.
È significativo che nella lettera agli azionisti di Airbnb per il quarto trimestre del 2021, i dirigenti consiglino di indicizzare la crescita del 2022 al 2019, anziché al 2021. Ciò indica che anche la stessa società ritiene che la performance azionaria relativamente solida dell’ultimo anno sia stata un evento eccezionale. Probabilmente dunque non si ripeteranno agli stessi livelli nonostante una stagione delle vacanze più vivace in arrivo.
Nonostante alcuni validissimi motivi di cautela tra gli investitori, vale comunque la pena riconoscere che il titolo Airbnb è riuscito a reggere il confronto in un settore pesantemente colpito da diversi inconvenienti tra i quali la pandemia, l’inflazione e le tensioni geopolitiche; sebbene queste tre variabili siano ancora ben presenti, possiamo prevedere molti più clienti nei prossimi due trimestri.
Dopo gli ultimi due anni di lockdown e distanziamento sociale, quest’anno l’appetito dei consumatori per le vacanze probabilmente sarà insaziabile. Non c’è dubbio che Airbnb sarà in prima linea in questa fondamentale stagione delle vacanze; in tal senso, il secondo e il terzo trimestre saranno mesi importanti per definire la traiettoria di ABNB.
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