Il Defiance 5G Next Gen Connectivity ETF (NYSE:FIVG) si sta muovendo al rialzo proprio mentre sta prendendo il via la rivoluzione 5G.
Cosa è successo FIVG ha debuttato a marzo 2019 come il primo fondo negoziato in borsa dedicato al lancio del 5G. A quel tempo, alcuni critici potrebbero aver sostenuto che questo prodotto era un po’ troppo specifico all’interno dell’universo degli ETF, ma quelle critiche sono state spazzate via.
FIVG non solo ha ispirato alcuni fondi di copy cat, ma si sta dimostrando di per sé un successo, avendo recentemente superato i 500 milioni di dollari di asset in gestione.
Perché è importante Il traguardo dei 500 milioni è impressionante se si considera che alla fine dello scorso anno FIVG aveva soltanto 140 milioni di dollari in asset in gestione, dato sufficiente a rendere il fondo uno degli ETF tematici di maggior successo a giungere sul mercato nel 2019.
“Nonostante una pandemia globale che ha generato incertezze in molti settori, abbiamo continuato a portare ETF innovativi first-to-market molto richiesti da investitori sia retail che istituzionali”, ha affermato Matthew Bielski, amministratore delegato di Defiance ETFs.
Gli asset in gestione sono buoni, in particolare per quanto riguarda i fondi tematici di emittenti più piccoli, ma la cosa ancora più importante è che FIVG sta dando risultati agli investitori. Nell’ultimo anno il fondo è aumentato di quasi il 24%, e da inizio anno ha registrato un rialzo di quasi il 13%. Quest’anno FIVG sta battendo il suo rivale ETF più vicino di circa 400 punti base.
Un altro vantaggio di FIVG è la profondità del 5G.
Il fondo traccia il BlueStar 5G Communications Index, un benchmark in cui le aziende associate “fanno parte delle seguenti categorie: apparecchiature ‘core’ di rete di livello portante, inclusi router e antenne cellulari, operatori di rete mobile, comunicazioni satellitari, chip a banda larga mobile avanzati, nuova tecnologia radio, apparecchiature di test e ottimizzazione della rete wireless, apparecchiature di cloud computing, networking o virtualizzazione delle funzioni di rete definite da software, cavi in fibra ottica o fondi di investimento immobiliare per torri cellulari e o data center”, secondo Defiance.
Cosa potrebbe succedere FIVG sta prendendo il volo proprio al momento giusto: si prevede infatti che nel 2021 gli abbonamenti mobili 5G globali raggiungeranno i 243 milioni, e il numero aumenterà negli anni successivi.
Con il Nordest asiatico in testa, entro il 2025 “gli abbonamenti mobili 5G globali raggiungeranno circa 2,79 miliardi, pari a circa il 35,8% dell’attuale popolazione mondiale”, secondo la ricerca di Buy Shares.
Se queste previsioni si dimostrassero accurate, gli investitori che quest’anno affluiranno a FIVG potrebbero essere profumatamente ricompensati per la loro pazienza.