Si sa ben poco del creatore di Bitcoin (CRYPTO:BTC) noto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, ma il mondo si è affrettato a respingere l’idea che possa trattarsi di una donna, secondo Nicola Mendelsohn, vicepresidente di Meta Platforms (NASDAQ:FB).
Cosa è successo
Mercoledì Cointelegraph ha riferito che Mendelsohn si è unita ad un comitato di sostenitori dell’industria blockchain al World Economic Forum intitolato ‘Perché il Web3 ha bisogno di donne in prima linea’.
Durante la discussione, incentrata sul ruolo delle donne nel Web 3.0 e su come questo settore potrebbe essere più inclusivo, Mendelsohn ha richiamato l’attenzione su un particolare pregiudizio.
“Ve ne darò uno: Satoshi Nakamoto. Voglio dire, diamo tutti per scontato che sia un uomo, giusto? È questo il nostro pregiudizio? È solo un nome, potrebbe benissimo essere una donna”, ha detto.
Questa non è la prima volta che qualcuno ha teorizzato che Satoshi potrebbe essere una donna: a maggio 2018, in occasione dell’evento Women on the Block, la deputata di New York Carolyn Maloney aveva dichiarato che “Satoshi è femmina”, dando vita a un movimento per le donne nell’industria delle criptovalute.
L’identità e la posizione di Satoshi continuano ad essere un mistero ancora oggi; il creatore di Bitcoin è scomparso 11 anni fa dopo aver lasciato un ultimo messaggio alla comunità crypto.
Quando Bitcoin scambiava a 66.900 dollari, la riserva intatta di Satoshi da 1.125.150 BTC era arrivata a valere 60 miliardi di dollari.
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