Vladimir Putin ha “licenziato” una politica russa che ha condannato l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Cosa è successo
Natalia Poklonskaya, funzionaria russa nata in Ucraina, ha scritto su Telegram che il Presidente Putin “ha firmato un decreto” sul suo licenziamento dal ruolo attuale.
Il licenziamento di Poklonskaya, che ricopriva il ruolo di vice capo dell’Agenzia Federale per gli affari della Comunità degli Stati Indipendenti, è giunto alcuni giorni dopo le sue recenti osservazioni in cui criticava la guerra Russia-Ucraina.
Ad aprile Poklonskaya si era espressa contro il simbolo rappresentato dalla lettera Z, apparso su veicoli militari, abbigliamento e merce russi mentre i connazionali esprimevano solidarietà ai loro militari durante l’invasione dell’Ucraina.
Poklonskaya, in un’intervista con un noto canale YouTube russo, ha mosso alcune critiche al simbolo Z, a cui hanno fatto seguito forti reazioni, anche dai suoi superiori presso l’Agenzia Federale per gli affari della CSI.
“Questa lettera Z simboleggia tragedia e dolore sia per la Russia che per l’Ucraina”, aveva detto.
Ulteriori dettagli sul nuovo ruolo di Poklonskaya non erano noti fino a martedì mattina, anche se nel suo annuncio ha scritto di essere “grata al nostro Presidente per il suo sostegno e la sua fiducia”.
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