Ieri, in serata, è stata diffusa la notizia che la Turchia ha rimosso il veto per l’ingresso di Finlandia e Svezia nella NATO.
I mercati finanziari, già in rosso a causa dei timori di recessione, non l’hanno presa affatto bene.
La reazione dei mercati europei
In particolare oggi i mercati europei sono in netta sofferenza, con perdite per ora superiori all’1%. Ieri erano i mercati USA in sofferenza, proprio a causa dei crescenti timori per l’arrivo di una recessione, mentre nella notte anche i mercati asiatici hanno fatto registrare perdite.
Da notare però che il prezzo dell’oro non solo non è salito, ma addirittura è sceso. Oggi ha toccato per un breve momento un livello inferiore ai 1.815$ l’oncia, ovvero più del 12% inferiore ai massimi annuali fatti registrare l’8 marzo.
Pertanto quella che è in atto non è un’ondata di panico dovuta alla paura concreta di un imminente allargamento del conflitto con la Russia, ma sembra invece un riposizionamento che inizia a scontare questa ipotesi ancora remota.
Il rischio (teorico) di un conflitto allargato
Se infatti da un lato la paura per una nuova possibile recessione pare decisamente fondata e concreta, è difficile che i mercati non l’abbiano già prezzata. Ormai sono settimane, se non mesi, che questa ipotesi circola con forza.
Dall’altro lato però la paura di un reale allargamento del conflitto a breve sembra più teorica che concreta. Ciononostante, come spesso accade, i mercati provano a “mettersi avanti”, iniziando forse a scontare in parte anche l’incremento di un tale rischio.
D’altronde sono giorni che sembra possibile, anche se poco probabile, che la situazione che vede scontrarsi NATO e Russia possa evolvere, e non certo per il meglio.
La Finlandia scatenerà la corsa all’oro?
Circa una settimana fa è scoppiato il caso del possibile blocco della Lituania ai trasporti provenienti dalla Russia e diretti verso l’enclave russa di Kaliningrad. Questa enclave non confina nè con la Russia, nè con paesi russofili come la Bielorussia, ma solo con Lituania e Polonia, entrambi paesi appartenenti alla NATO.
Già in seguito a quella notizia i mercati finanziari europei avevano perso significativamente terreno, proprio a causa dei timori di un allargamento del conflitto. La notizia di ieri sera sull’ormai sempre più probabile adesione della Finlandia alla NATO non fa che aizzare questi timori rendendo questa ipotesi un po’ più probabile, sebbene ancora nel complesso apparentemente poco probabile. La Finlandia infatti confina direttamente con la Russia.
In un tale scenario non si è ancora scatenata una corsa all’oro, come tra febbraio ed i primi di marzo, ma sembra stiano già iniziando i riposizionamenti per poter scontare il prima possibile il rischio reale di un allargamento del conflitto che potrebbe coinvolgere direttamente anche paesi NATO.
Vuoi fare trading come un professionista? Prova GRATIS la Newsletter Premium 4 in 1 di Benzinga Italia con azioni, breakout, criptovalute e opzioni.