Dopo essere stato il primo ministro del Giappone con il più lungo mandato ininterrotto nella storia del Paese, Shinzo Abe sta valutando la possibilità di dimettersi a causa di problemi di salute, secondo quanto suggerito venerdì da diversi media locali.
Cosa è successo Secondo quanto riportato dal quotidiano giapponese Mainichi, all’inizio di luglio il 65enne Abe, primo ministro dal dicembre 2012, avrebbe rimesso sangue nel suo ufficio e successivamente si sarebbe recato in ospedale, per quello che i suoi assistenti hanno descritto come un “visita medica di routine”.
Il primo ministro aveva già lasciato il suo incarico nel 2007 a causa di un disturbo cronico, che pare fosse la colite ulcerosa.
Perché è importante Al momento della pubblicazione, e a seguito della notizia delle dimissioni del primo ministro, l’indice Nikkei 228 era in ribasso dell’1,21%, a 22.928,53.
Sempre al momento della pubblicazione, lo yen si è rafforzato dello 0,26% a 106,25 rispetto al dollaro USA.
La salute di Abe ha alimentato dell’incertezza, poiché in quasi 50 giorni, tra metà giugno e l’inizio di agosto, il premier non è riuscito a tenere una conferenza stampa, nonostante gli sia stato chiesto di fornire spiegazioni in merito alla gestione della crisi COVID-19 da parte del governo giapponese, come fa notare Mainichi.
Le Olimpiadi del 2020, che avrebbero dovuto tenersi a Tokyo, sono state posticipate all’estate del 2021 a causa della pandemia.
L’intenzione del primo ministro era quella di rilanciare il Giappone attraverso i giochi.
“Voglio creare slancio affinché il Giappone si rialzi nel mondo”, ha detto Abe, riferendosi alle Olimpiadi tenutesi nel 1964 che catapultarono il Paese verso il successo economico dopo la seconda guerra mondiale, ha riferito il Japan Times.