I deludenti risultati di Snap Inc (NYSE:SNAP) sono un brutto segnale per la spesa pubblicitaria nel settore Internet e un gestore di fondi si sta posizionando di conseguenza in vista degli utili delle big tech in arrivo questa settimana.
“In questo momento abbiamo più posizioni short che long in portafoglio; pensiamo che questa sarà una brutta settimana per i fondamentali e potenzialmente anche per i prezzi delle azioni”, ha dichiarato lunedì Dan Niles, fondatore e gestore di portafoglio del Satori Fund, al programma della CNBC ‘Closing Bell’.
Cosa c’è da sapere
Il warning di Snap sulla spesa pubblicitaria ha avuto un impatto su diversi nomi nel settore della pubblicità digitale, ma Niles ritiene che l’effetto a catena avrebbe dovuto estendersi ulteriormente.
Ha detto alla CNBC di essere short su diversi nomi del settore cloud in vista degli utili, inclusa Microsoft Corp (NASDAQ:MSFT); ha anche menzionato Amazon.com Inc (NASDAQ:AMZN) e Alphabet Inc (NASDAQ:GOOG). Niles non ha detto esplicitamente di essere short su Amazon o Alphabet, ma ha suggerito che è probabile una certa debolezza all’orizzonte.
“Quando è arrivato il Covid, le attività di tutti sono passate al cloud. Tutti dovevano ordinare online. Questa era l’unica cosa che potevi fare, e questo ha avvantaggiato i fornitori di servizi cloud come Microsoft Azure, Amazon Web Services e Google Cloud Platforms”, ha affermato Niles.
“Nessuno prevede problemi da parte dei tre grandi fornitori di servizi cloud, ma preoccupa il fatto che ci potrebbero essere alcune criticità potrebbero perché l’utilizzo o la necessità dei servizi cloud diminuisce se la gente non trascorre così tanto tempo su Internet come allora”.
Niles ritiene che i multipli degli utili delle aziende Internet siano troppo alti.
“La crescita su Internet per il consumo sta rallentando e ciò dovrebbe preoccupare quando hai multipli così alti”, ha detto Niles.
Ancora una volta il gestore di portafoglio si è concentrato su Microsoft, osservando che ha un multiplo prezzo/utili di circa 26 volte rispetto all’S&P 500, che invece scambia a circa 17 volte gli utili. Niles ha anche detto di avere alcune posizioni short sui titoli di semiconduttori, ma non ha specificato quali.
Che dire di Apple?
Alla domanda su Apple, Niles ha riferito alla CNBC che la società deve affrontare molti di questi problemi, incluso il fatto che sta scambiando a premio sul mercato. Il multiplo prezzo/utili di Apple è di circa 25 volte, secondo i dati di Benzinga Pro.
Secondo Niles, Apple è un’altra realtà che ha beneficiato della pandemia; nel 2019 infatti la società aveva aumentato il fatturato di appena il 2%, rispetto a un balzo di oltre il 20% lo scorso anno.
“La gente prevede ancora una crescita del 6% circa per quest’anno; non sarei sorpreso se però quest’anno o il prossimo la crescita diventasse negativa”, ha affermato Niles.
Microsoft e Alphabet annunceranno gli utili dopo la chiusura del mercato di oggi; Amazon e Apple dovrebbero invece riportare le rispettive trimestrali dopo la chiusura della sessione di giovedì.
Foto per gentile concessione di Microsoft
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