Nel secondo trimestre del 2022 il prodotto interno lordo del Regno Unito si è ridotto dello 0,1% dopo aver registrato un’espansione dello 0,8% nel primo trimestre, come riportano i dati ufficiali.
La contrazione del PIL britannico giunge sulla scia di nuovi possibili rialzi dei tassi di interesse. Il vice governatore della Bank of England Dave Ramsden ha recentemente affermato che la banca centrale probabilmente dovrà aumentare ulteriormente i tassi dall’attuale massimo di 14 anni per far fronte alle pressioni inflazionistiche, come riporta il Guardian.
Perché è importante
L’aumento dei tassi di interesse danneggia la capacità delle imprese di prendere in prestito nuovi fondi o di ripagare il debito esistente, rallentando così l’economia.
Secondo l’Ufficio di statistica nazionale del Regno Unito, in termini di produzione, nel secondo trimestre i servizi hanno subito una contrazione dello 0,4%. Il maggior contributo negativo proviene dalle attività sanitarie e di assistenza sociale, indicando una riduzione delle attività legate al COVID-19.
Secondo il comunicato, è stata registrata una diminuzione dello 0,2% del consumo reale delle famiglie.
Statistiche mensili
Le stime mensili mostrano che a giugno il PIL è sceso dello 0,6%, dopo un aumento rivisto al ribasso dello 0,4% a maggio.
Il punto di vista dell’esperto
Hussain Mehdi, analista strategico macroeconomico e di investimenti presso HSBC Asset Management, ha dichiarato alla CNBC che la crescita del Regno Unito è stagnante poiché l’economia sta subendo una grave compressione del reddito reale causata dall’inflazione elevata e dall’aumento dei tassi di interesse: “In questo contesto sarà difficile evitare la recessione, soprattutto con il rischio di rialzo dei prezzi dell’energia in vista dell’inverno”, ha dichiarato Mehdi.
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