Secondo Felix Odey (Schroders) l’invasione dell’Ucraina, insieme alla Russia un importante esportatore di materie prime agricole, riduce anche la fornitura di fertilizzanti e potrebbe ridurre la resa delle colture
La domanda di materie prime agricole è destinata a rimanere elevata, mentre l’offerta rimarrà limitata quest’anno e il prossimo. “Anzi la tensione tra domanda e offerta potrebbe addirittura peggiorare nel 2023 e oltre alla luce delle sempre più imprevedibili condizioni climatiche, insieme alla possibilità di continue interruzioni della produzione in Ucraina”, fa sapere Felix Odey, Portfolio Manager, Global Resource Equities, Schroders.
I DANNI DELLA GUERRA IN UCRAINA
L’Ucraina e la Russia, infatti, sono importanti esportatori di prodotti alimentari e di altre materie prime. Le peggiori ripercussioni negative le hanno accusate l’olio di girasole e i cereali (mais, grano e orzo) mentre nell’ambito dei fertilizzanti il potassio (40% delle esportazioni globali provengono da Russia e Ucraina, se si include la Bielorussia) ha subito le maggiori interruzioni. “Nessuno più immaginare come evolverà nel lungo termine l’interruzione delle forniture dall’Ucraina. Tuttavia, molte delle regioni agricole più importanti sono state teatro di feroci combattimenti, terreni minati su larga scala e attrezzature agricole distrutte”, riferisce Odey…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.