Dillon Lancaster, Portfolio Manager di TwentyFour AM, sottolinea che la retorica che accompagna i rialzi dei tassi potrebbe essere molto più importante e prevede che la Bce aumenti le stime sui prezzi dell’energia
Il presidente della Fed ha utilizzato l’evento agostano di Jackson Hole per inviare un chiaro messaggio: ci sarà un “orientamento politico restrittivo per qualche tempo”, una necessità per recuperare il controllo dell’inflazione, anche se potrebbe infliggere “qualche dolore a famiglie e imprese”. La conferma da parte di Powell che il lavoro sull’inflazione non è ancora finito ha portato a un aumento del tasso implicito dei Fed Fund a termine e a un crollo degli asset di rischio, con l’S&P in calo di oltre il 3%. Il membro non votante della Fed, Neel Kashkari, si è detto “felice” di vedere come è stato accolto il discorso di Jackson Hole, perché la gente ora capisce la serietà del nostro impegno a riportare l’inflazione al 2%”.
LE PROSSIME MOSSE DELLA BCE
Parte da questa ricostruzione l’analisi di Dillon Lancaster, Portfolio Manager di TwentyFour AM, dedicata alle prossime mosse delle banche centrali, a cominciare dalla Bce, notando che Powell è stato però meno esplicito sull’entità del rialzo che i mercati dovrebbero aspettarsi nella prossima riunione di settembre. Prima di allora sono attese le decisioni sui tassi della Bce e della Bank of England. I mercati sono equamente divisi tra i rialzi di 50 o 75 pb di ciascuna banca centrale e le decisioni potrebbero dipendere dai dati che le precedono…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.