Anna Stupnytska, Global Macro Economist di Fidelity International, sottolinea che le interruzioni delle forniture di gas si fanno sentire. Ma gli sviluppi restano incerti e dipendono anche dalle politiche fiscali
La Banca centrale europea ha aumentato i tassi di interesse di 75 punti base, in linea con le aspettative del mercato che prezzava 75 punti come leggermente più probabili rispetto a 50. Mentre la crisi energetica globale si evolve e l’Europa ne subisce le conseguenze, la BCE ha colto l’opportunità di anticipare l’inasprimento delle politiche prima che i danni economici derivanti dallo shock energetico diventino troppo ingenti. La scelta di un rialzo “jumbo” era particolarmente importante per la credibilità della BCE, alla luce delle crescenti pressioni al ribasso sull’euro e al recente rialzo dei rendimenti obbligazionari.
LINEA DURA CONTRO L’INFLAZIONE
Lo sottolinea in un commento Anna Stupnytska, Global Macro Economist di Fidelity International, dopo la riunione che ha approvato all’unanimità la storica stretta monetaria con la presidente Christine Lagarde che ha espresso determinazione nell’andare avanti nel contrasto all’inflazione, in linea con la direzione dichiarata a Jackson Hole dal capo della Fed Jay Powell, che riunirà il FOMC il 20 e 21 settembre, con la possibilità che anche dagli USA arrivi un’altra mossa da 75 punti base. Lagarde aveva evitato di esporsi direttamente prima della riunione dell’8 settembre, mandando però proprio a Jackson Hole il membro del board Isabel Schnabel a sostenere una linea aggressiva contro l’inflazione…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.