FTX US, l’exchange di criptovalute guidato da Sam Bankman-Fried, si è aggiudicato la gara per l’acquisizione di Voyager Digital (OTC:VYGVQ), ha dichiarato quest’ultimo in un comunicato di lunedì scorso.
Cosa è successo
L’accordo prevede l’acquisto da parte di FTX di tutte le criptovalute detenute da Voyager per un valore di 1,3 miliardi di dollari ai prezzi correnti di mercato.
FTX fornisce anche una considerazione aggiuntiva che si stima aggiunga 111 milioni di dollari di valore incrementale.
Voyager ha affermato che l’accordo «massimizza il valore e riduce al minimo la durata residua della ristrutturazione della società fornendo ai debitori un chiaro percorso da seguire per portare a termine un piano del capitolo 11 e restituire valore ai propri clienti e altri creditori».
FTX US consentirà inoltre ai clienti di scambiare e archiviare criptovalute dopo la conclusione della procedura prevista dal capitolo 11 di Voyager, hanno dichiarato le due società in un comunicato.
Perché è importante
FTX e l’altro exchange di criptovalute Binance hanno presentato le migliori offerte per il prestatore di criptovalute, come riportato dal Wall Street Journal il 20 settembre. Si dice che l’offerta di Binance, guidata da Changpeng Zhao, sia stata leggermente superiore a quella di FTX a circa 50 milioni di dollari.
Il sostenitore di Bitcoin (CRYPTO:BTC), Simon Dixon, ha dichiarato che un altro exchange di criptovalute, CrossTower, era tra i partecipanti all’asta.
Voyager ha dichiarato bancarotta secondo il capitolo 11 a luglio, diventando la prima grande società di criptovalute a intraprendere questa strada dopo la crisi di Terra (CRYPTO: LUNA) e l’insolvenza con successiva liquidazione di Three Arrows Capital (3AC).
I clienti Voyager che conservavano le proprie criptovalute nei portafogli hanno dovuto affrontare gravi difficoltà. Un cliente, in una lettera inviata al giudice Michael E. Wiles, ha dichiarato di aver perso 100 Ethereum (CRYPTO: ETH) raccolti durante sei anni quando Voyager ha congelato i fondi dei clienti.
Bankman-Fried, che dirige anche Alameda Research, quest’anno è in piena ondata di acquisizioni. Questo peraltro non è il suo primo tentativo di acquisire Voyager.
Alameda, FTX e FTX US, alla fine di luglio, hanno inviato un’offerta di ristrutturazione a Voyager per acquisire gli asset della società in difficoltà al valore di mercato, escludendo eventuali prestiti a 3AC. I clienti Voyager avrebbero avuto la possibilità di aprire conti con FTX e ricevere la loro quota relativa ai reclami sui conti, come parte di questo accordo.
Voyager ha rifiutato l’offerta di acquisto, affermando che «danneggiava i clienti». Il modo in cui è stata formulata la proposta «fa tremare le offerte e mina gli sforzi per massimizzare il valore inerenti a un processo competitivo», affermava all’epoca.
Movimento dei prezzi
Lunedì le azioni Voyager Digital OTC hanno chiuso in calo del 2% a 0,10 dollari, dati di Benzinga Pro.
Disclosure: Il CEO di Benzinga Jason Raznick è membro del comitato dei creditori non garantiti nel caso di fallimento di Voyager Digital.
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