Nike (NYSE:NKE) comunicherà i suoi utili per il primo trimestre fiscale del 2023 giovedì dopo la chiusura del mercato.
Per chi detiene ancora le azioni Nike, i risultati mostreranno dove si trova il gigante dell’abbigliamento sportivo dopo aver perso il 45% del suo valore di mercato da novembre 2021.
Effetti a catena dell’instabilità globale
Essendo un punto fermo della classe media, gli utili di Nike sono strettamente legati alle oscillazioni economiche.
Con oltre la metà dei profitti proveniente da paesi al di fuori degli Stati Uniti, gli eventi politici ed economici globali colpiscono la performance di Nike.
Le interruzioni in Cina dovute ai continui blocchi del COVID-19 hanno influito sulle vendite. L’aumento dei costi energetici in Europa associato alla guerra in Ucraina potrebbe influire anche sulle vendite quest’inverno con l’aumento del costo della vita.
Lunedì, gli analisti di Telsey Advisory Group hanno abbassato il target di prezzo di 12 mesi su Nike da 130 a 125 dollari. Mercoledì il titolo ha chiuso a 98,70 dollari.
L’azienda prevede un utile di 93 centesimi per azione contro il consenso FactSet di 92 centesimi.
Un dollaro statunitense più forte è motivo di preoccupazione poiché le operazioni all’estero diventano meno efficienti. Questo, unito al rallentamento mondiale dei consumi, ha portato Telsey a tagliare l’obiettivo di prezzo prima degli utili.
«Nike è prudente e ha adottato un approccio ponderato data la mancanza di visibilità sulla Cina, le pressioni sui costi e il contesto economico incerto», hanno affermato gli analisti.
L’azienda è spinta dalla pipeline di innovazione di prodotto di Nike, dalla solida domanda, dalla connettività con i clienti attraverso il digitale e dal miglioramento del margine lordo sottostante determinato dal passaggio al consumo diretto.
Gli analisti prevedono che Nike supererà il mercato. I blocchi in Cina probabilmente si attenueranno nei prossimi trimestri, e allora la situazione dovrebbe migliorare verso la seconda metà del 2023, prospetta Telsey.
Nel complesso, il modello di business di Nike continua a mostrare solidi fondamentali nonostante una generale recessione, con prospettive da moderate a positive nel medio termine.
Correzione del mercato?
La perdita di valore di Nike segna uno dei maggiori cali tra le società a grande capitalizzazione nell’ultimo anno.
Per Logan Kane di Seeking Alpha, il modello di business di Nike continua ad essere più forte che mai, con un futuro brillante davanti a sé.
La capacità di Nike di vendere ogni scarpa all’ingrosso a circa il doppio dei costi di produzione ha avuto ancora più successo con l’avvento dell’e-commerce, che ha permesso all’azienda di eliminare gli intermediari e vendere direttamente ai consumatori.
Kane ha affermato che il massiccio calo delle valutazioni di Nike è il risultato di una sopravvalutazione alla fine dell’anno scorso. Il titolo è ora più vicino al fair value della società, ha detto.
Immagine Shutterstock.
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