Michele Morganti, Senior Equity Strategist di Generali Investments, ritiene giustificato mantenere il sottopeso per le valutazioni ancora elevate ma potrebbe passare a un posizionamento neutrale in futuro
L’inflazione resta più tenace del previsto ma i mercati sono stati in grado di metabolizzarla, soprattutto i settori più ciclici nell’Area Euro. Le banche centrali hanno iniziato a segnalare una futura debolezza economica e l’orologio del ciclo sta avanzando. Il posizionamento è fondamentale, rimane molto contenuto e probabilmente, in assenza di grandi eventi negativi sul fronte del credito, aiuta a spiegare una volatilità azionaria relativamente contenuta, scesa a ottobre e ulteriormente diminuita rispetto alla volatilità obbligazionaria rappresentata.
ALCUNI MOTIVI DI OTTIMISMO
Michele Morganti, Senior Equity Strategist di Generali Investments, ritiene che il posizionamento e la volatilità relativa delle azioni rispetto alle obbligazioni, oltre al riconoscimento dell’imminente debolezza economica da parte delle banche centrali, stiano fornendo alcuni motivi di ottimismo agli investitori e inducendo rialzi temporanei. Questi ultimi però, secondo l’esperto di Generali Investments, potrebbero non essere sostenibili nel breve termine…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.