Marco Ghilotti, Senior manager, Institutional Clients di Pictet Asset Management, sottolinea le occasioni ‘liquid alternative’ nel 2023 nella regione, con importanti catalizzatori sia di medio che di lungo termine
Il 2023 che sta arrivando imporrà probabilmente un ripensamento per i portafogli istituzionali, tenendo conto delle molteplici sfide macroeconomiche. A livello macro, il rischio di recessione resta alquanto elevato. Utili societari e margini delle aziende non hanno ancora interamente risentito dell’effettivo aumento dell’inflazione e dei maggiori costi di finanziamento del debito. Inoltre, aumentano gli interrogativi sulla tenuta della domanda dei consumatori nei prossimi mesi e il relativo andamento. Guardando a rischi e vantaggi nelle diverse aeree geografiche, quella asiatica presenta opportunità interessanti per investitori istituzionali.
EFFETTI DELLA RISTRUTTURAZIONE DELL’ECONOMIA CINESE
Lo sottolinea in un commento su “Opportunità di investimento liquid alternative in Asia e Giappone nel 2023” Marco Ghilotti, Senior manager – Institutional Clients di Pictet Asset Management, secondo cui si tratta di opportunità sono frutto della diversità dei mercati, delle possibili dislocazioni e della varietà di settori in grado di generare alfa anche al di fuori di una semplice connotazione long/short. In particolare, secondo Ghilotti, l’area asiatica presenta rilevanti catalizzatori sia di breve che di medio termine, tra cui la ristrutturazione dell’economia cinese, il miglioramento della corporate governance in Giappone, l’attivismo degli azionisti in Australia e l’emergere delle “Tigri asiatiche”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.