La Cina infliggerà il colpo finale alle restrizioni dovute al Covid-19 all’inizio del prossimo anno; l’allentamento riguarderà sia i cittadini del Paese che chi viaggia verso la terraferma.
Cosa è successo
La Cina riaprirà i confini e abbandonerà la quarantena l’8 gennaio.
La decisione è l’ultimo passo per cancellare tre anni senza Covid e prepararsi alla convivenza con il virus.
Dal 2020, il Covid viene trattato in Cina come una malattia infettiva di categoria A, in linea con il colera e la peste bubbonica.
Secondo la legge cinese, per contenere le malattie contagiose di categoria A, le autorità possono emanare normative più severe, come la messa in quarantena e l’isolamento degli infetti e dei loro prossimi oltre a poter stabilire blocchi in tutta la città.
I funzionari sanitari provinciali e gli ospedali cinesi hanno dichiarato che la Commissione sanitaria nazionale li ha contattati domenica e ha chiesto loro di prepararsi per declassare la malattia nella categoria B a partire dall’8 gennaio, secondo il South China Morning Post.
Quella categoria significa che Covid richiederà solo «le cure e le misure necessarie per frenare la diffusione».
Perché è importante
La brusca e rapida revoca delle limitazioni legate al Covid da parte della Cina continentale ha messo in luce una nuova serie di difficoltà economiche.
L’allentamento delle limitazioni ha infatti portato a un aumento incontrollato dei casi in Cina, il che ha comportato la mancanza di personale e di farmaci.
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Titoli da monitorare
La riapertura dell’economia cinese avrà un effetto sui titoli azionari concentrati in alcune società con attività in loco e su quelle che risentirebbero degli effetti indiretti dell’instabilità nella seconda economia più grande del mondo dopo l’abbandono delle restrizioni dovute al Covid.
Estee Lauder Companies Inc (NYSE:EL), Starbucks Corporation (NASDAQ:SBUX) e Wynn Resorts (NASDAQ:WYNN) potrebbero vedere dei movimenti, poiché queste società hanno una presenza considerevole in Cina.
Vale la pena tenere d’occhio anche gli ETF cinesi, tra cui Global X MSCI China Real Estate ETF (NYSE:CHIR), KraneShares CSI China Internet ETF (NYSE:KWEB), KraneShares Hang Seng TECH Index ETF (NYSE:KTEC) e Invesco Golden Dragon China ETF (NASDAQ:PGJ), poiché questi ETF hanno visto dei movimenti importanti nelle ultime settimane.
Foto tramite Shutterstock
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