In mezzo al caos causato dal Covid-19 in Cina, il portavoce ufficiale del presidente Xi Jinping ha criticato le «forze capitali» statunitensi per aver tratto profitto dalla pandemia.
Cosa è successo
Il quotidiano cinese Global Times, in un editoriale in prima pagina, ha accusato gli Stati Uniti di mettere il profitto «al primo posto» mentre la nazione asiatica sta combattendo la carenza di antivirali e le segnalazioni di polmonite.
«In diverse occasioni, gli Stati Uniti tendono a vantarsi dei loro contributi internazionali e della loro leadership globale, incluso il loro ruolo di primo piano e generoso nella battaglia contro la pandemia. Tuttavia, in casi specifici, le forze capitalistiche statunitensi tendono a mostrare il loro espansionismo commerciale e l’insistenza nel massimizzare i profitti», afferma il rapporto.
«Per loro, si può mettere ogni cosa sul tavolo di negoziazione e il profitto è sempre al primo posto».
Ciò è avvenuto dopo che la rivista finanziaria statale Caixin, citando fonti anonime, ha dichiarato che Pfizer si è rifiutata di abbassare significativamente il suo prezzo oltre i 1.890 yuan (280 dollari) che attualmente addebita agli ospedali in Cina.
Paxlovid, il farmaco antivirale sviluppato da Pfizer Inc. (NYSE:PFE), non è stato incluso nel programma nazionale di assicurazione medica di Pechino, poiché i negoziati tra la National Healthcare Security Administration cinese e Pfizer «sono falliti a causa del prezzo elevato del farmaco», si legge.
Nel frattempo, l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, lunedì ha dichiarato che la società non è in trattative con le autorità cinesi per concedere in licenza l’uso di una versione generica del farmaco contro il Covid-19 Paxlovid, ma sta discutendo il prezzo del prodotto di marca, ha riferito Reuters.