A settembre i titoli del settore tecnologico hanno subito un’importante correzione, con l’indice Nasdaq 100 in calo del 5,7%, il maggiore ribasso dalla caduta dovuta alla pandemia di coronavirus a marzo; tuttavia, secondo l’analisi di UBS, la storia suggerisce che nel 2021 i titoli tech potrebbero osservare un rimbalzo verso nuovi massimi, secondo quanto riporta il Financial Times.
La tesi di investimento di UBS Secondo UBS, società di ricerca sugli investimenti, i modelli di trading degli ultimi cinque anni mostrano che le correzioni di metà ciclo nei titoli tech globali sono durate in media un mese, dal picco al minimo, e che il settore ha perso fino all’11%; la portata del rimbalzo nei sei mesi successivi è stata in media del 20%.
Il 2020 è stato un anno volatile per le azioni a causa della pandemia di covid; in effetti, anche dopo il calo del 5,7% a settembre e del 7,7% a marzo, quest’anno l’indice Nasdaq 100 è in rialzo del 30%.
Applicando un modello simile proprio al Nasdaq, dopo la discesa di settembre l’indice potrebbe raggiungere nuovi massimi storici entro la primavera del 2021, secondo UBS.
Nonostante questo aspetto, l’analisi indica anche la necessità di diversificare, a causa degli scambi instabili osservati nel mese di settembre.
Mark Haefele, direttore degli investimenti presso UBS Global Wealth Management, ha affermato che gli investitori con esposizione ai titoli tech più costosi dovrebbero ribilanciare i loro portafogli per sfruttare il boom derivante dagli abilitatori tecnologici, quali il cloud computing, i Big Data e il 5G.
La visione è rialzista Dopo aver perso il 9,40% a settembre, l’Invesco QQQ ETF (NASDAQ:QQQ) è in crescita del 29,02% da inizio anno.
Secondo il FT, nonostante la volatilità molti investitori sono ancora rialzisti sul settore.
“La nostra visione fondamentale sul settore non è cambiata; siamo positivi sul settore tecnologico… si è verificato per molto tempo un cambiamento strutturale verso la digitalizzazione e l’automazione, che secondo noi continuerà per via del Covid, se non addirittura accelererà”, ha affermato Mary Nicola, gestore portafogli presso PineBridge Investments.
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