L’ETF SPDR S&P 500 Trust SPY (NYSE:SPY) era leggermente in ribasso venerdì dopo che il Bureau of Economic Analysis ha registrato un aumento del 5% dell’indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE) nel mese di dicembre, l’ultimo segnale che l’inflazione è in costante calo.
Cosa è successo
Il PCE nominale è aumentato del 5% ad dicembre, in calo rispetto al 5,5% di novembre e al massimo del 7% a giugno 2022.
La lettura del PCE è risultata inferiore alle stime degli economisti del 5,5%.
Il PCE di base, che esclude la volatilità dei prezzi alimentari ed energetici ed è la misura di inflazione preferita dalla Federal Reserve, è aumentato del 4,4% a dicembre, in linea con le stime degli economisti e al di sotto del massimo del 5,2% del 2022 a settembre.
L’ultima lettura dell’inflazione PCE precede la prossima riunione della Federal Reserve che si concluderà il 1 febbraio. Il mercato obbligazionario ha una probabilità del 98,1% che la Fed aumenti i tassi di interesse di un altro 0,25% la prossima settimana, portando l’intervallo obiettivo dei Fed Fund tra il 4,5% e il 4,75%.
Il rendimento dei Treasury statunitensi è salito dello 0,06% venerdì al 3,55%, ma è in calo rispetto al picco di oltre il 4,2% di novembre.
L’S&P 500 inizia bene il 2022 grazie all’ottimismo degli investitori: la Fed potrebbe essere in grado di passare da un rialzo dei tassi a un taglio prima del previsto.
All’inizio di questo mese, il Dipartimento del Lavoro ha riferito che l’indice dei prezzi al consumo (CPI) è aumentato dell’6,5% ad dicembre, rispetto al picco del 2022 del 9,1% a giugno. Il Dipartimento del Lavoro ha anche riferito che i salari statunitensi sono cresciuti solo del 4,6% su base annua.
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