Gli hacker nordcoreani potrebbero aver rubato fino a 1 miliardo di dollari in criptovalute l’anno scorso, una cifra da record per il regno degli eremiti guidato dal dittatore Kim Jong Un, secondo un rapporto confidenziale delle Nazioni Unite.
Cosa è successo
Il rapporto delle Nazioni Unite, visto da Reuters, mostra che gli hacker collegati alla Corea del Nord sono responsabili di un massiccio furto di risorse crittografiche per un valore compreso tra 630 milioni e oltre 1 miliardo di dollari. L’ampia variazione è dovuta alle oscillazioni selvagge dei prezzi delle criptovalute negli ultimi mesi, ma resta comunque un colpo alla Arsenio Lupin!
Secondo quanto riferito, i ladri informatici avrebbero preso di mira reti di società aerospaziali e di difesa straniere lo scorso anno.
L’ultimo rapporto delle Nazioni Unite fornisce un severo avvertimento sulla sofisticatezza degli attacchi, rivelando che è diventato più difficile che mai rintracciare i fondi rubati.
“[La Corea del Nord] ha utilizzato tecniche informatiche sempre più sofisticate sia per ottenere l’accesso alle reti digitali coinvolte nella finanza informatica sia per rubare informazioni di valore, anche per i suoi armamenti”, secondo il rapporto delle Nazioni Unite.
I criminali informatici hanno avuto unanno da record nel 2022, rubando circa 3,8 miliardi di dollari in risorse digitali, secondo il rapporto della società forense blockchain Chainalysis all’inizio di questo mese.
Solo in un giorno a giugno dell’anno scorso, gli hacker hanno fatto incetta di 100 milioni di dollari in criptovalute, tra cui Ethereum (CRYPTO:ETH), Wrapped Bitcoin (CRYPTO:WBTC) e Binance Coin (CRYPTO:BNB)dall’Horizon Bridge.