L’inflazione frena, ma meno del previsto, in Italia e nell’Eurozona. Christine Lagarde conferma la volontà di riportare il carovita intorno al 2% attraverso nuovi aumenti dei tassi di interesse
L’inflazione rimane il nemico numero uno per economie e mercati e nel mese di febbraio si conferma ostica, sia in Italia che in Europa. Per questo motivo Christine Lagarde ha confermato l’intenzione di mantenere una politica monetaria restrittiva per cercare di riportare l’inflazione intorno al 2%. Tuttavia, i mercati non hanno reagito negativamente alle notizie provenienti dal fronte inflazione.
INFLAZIONE IN ITALIA
Secondo le stime preliminari Istat Italia, nel mese di febbraio, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento dello 0,3% su mese e del 9,2% su base annua. Una frenata rispetto al +10% del mese di gennaio, ma di entità meno pronunciata rispetto alle attese di un’inflazione in crescita dell’8,8%. L’inflazione di fondo, al netto di energetici e alimentari freschi accelera da +6% a +6,4%, quella al netto dei soli beni energetici da +6,2% a +6,5%. L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,5% per l’indice generale e a +3,7% per la componente di fondo…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.