Secondo la grande casa d’investimento la crisi SVB è molto diversa da quella del 2008, ma ci sono aree che possono presentare delle vulnerabilità
Il fallimento di Silicon Valley Bank non ha il potenziale per creare rischi sistemici, ma in ogni caso è bene fare attenzione ad alcune aree che presentano delle vulnerabilità. È il parere degli esperti di Amundi Monica Defend Head of Amundi Institute, Vincent Mortier Group Chief Investment Officer e Matteo Germano Deputy Group Chief Investment Officer.
COM’È NATA LA CRISI DI SVB
Prima di analizzare i possibili impatti sui mercati, gli esperti di Amundi ricostruiscono quanto accaduto nei giorni scorsi alla Silicon Valley Bank. Si è trattato del più grande fallimento bancario dalla crisi finanziaria del 2008 ed è dovuto principalmente a un disallineamento tra attività e passività. La materializzazione di perdite, dovute alla vendita di obbligazioni di qualità i cui prezzi erano scesi a causa dei rendimenti, è alla base di quanto accaduto a SVB. L’intervento della Fed è stato immediato. La banca centrale Usa ha varato un programma di finanziamento a termine per offrire liquidità a prestatori che offrono in garanzia titoli di alta qualità come titoli di stato USA (UST), titoli obbligazionari di agenzie governative e titoli garantiti da ipoteca. Un annuncio che, secondo gli esperti di Amundi, va nella direzione giusta per ripristinare la fiducia verso il sistema…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.