Mabrouk Chetouane e Nicolas Malagardis analizzano le possibili mosse della BCE nei prossimi meeting e prevedono che la crisi bancaria USA non farà cambiare rotta alla Lagarde, data l’inflazione alta e resistente
I policy maker della BCE hanno chiaramente comunicato nelle ultime settimane che la Banca centrale opererà una revisione al rialzo di 50 punti base nel meeting di giovedì 16 marzo, portando il tasso di rifinanziamento principale al 3,5%. Inoltre, la Presidente Christine Lagarde probabilmente indicherà un altro deciso rialzo in vista di maggio sulla base della serie di dati sull’inflazione superiori alle attese, il più evidente dei quali è il rapporto di febbraio.
INFLAZIONE CORE TENACE NELL’EUROZONA
Mabrouk Chetouane, Head of Global Market Strategy e Nicolas Malagardis, Market Strategist, di Natixis Investment Managers osservano che sebbene l’inflazione generale dell’Eurozona sia diminuita rispetto al picco di ottobre del 10,6% annuo, la maggior parte del calo è stato determinato dalla significativa diminuzione dei prezzi del gas e rimane comunque elevata, all’8,5%. Ancora più importante, secondo gli esperti di Natixis IM, il fatto che l’inflazione core, che esclude le componenti più volatili di energia e alimenti, ha raggiunto a febbraio un nuovo massimo storico, al 5,6% annuo, rispetto al 5,3% di gennaio. Di conseguenza, Chetouane e Malagardis ritengono di poter affermare che gli shock del passato, pandemia prima, crisi energetica e guerra poi, sono ancora in corso...
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.