Il nuovo ordine bipolare USA-Cina è meno scontato di quello che sembra, mentre prende forma un’area eterogenea che vuol giocarsi la partita senza finire per forza sotto l’ala del Lord Protettore di Pechino
Una sessantina d’anni fa, quando la cortina di ferro spaccava in due l’Europa e segnava il confine ‘fisico’ più caldo tra i due blocchi, URSS e satelliti da una parte e occidente capitalista a trazione USA dall’altro, il movimento dei non allineati raggruppava un centinaio di paesi – tutto il Medioriente e quasi tutta l’Africa, pezzi di America Latina e una larga parte dell’Asia del Sud, dall’India all’Indonesia. Il gruppo, fondato nel 1961 dal presidente jugoslavo Tito, comunista ma non sovietico, dall’indiano Nehru, dall’egiziano Nasser e dall’indonesiano Sukarno, pendeva più verso la Russia sovietica, ma cercava di giocarsi in relativa autonomia la partita del nuovo ordine globale nato con gli accordi di Yalta tra le potenze vincitrici della Seconda guerra mondiale. Sulla carta i Non Allineati esistono ancora e dovrebbero tenere il diciannovesimo summit della loro storia in Uganda entro fine anno, ma di fatto sono un relitto della storia praticamente cancellato dal crollo del muro di Berlino del 1989 e dal collasso dell’URSS due anni dopo.
CHI NON VUOL ESSERE UN PURO GREGARIO DI CINESI E AMERICANI
Ma, con la Cina che ha preso il posto dell’URSS come superpotenza antagonista degli USA anche se in un confronto meno militare (per ora) e più economico e tecnologico, il problema dell’agibilità politica per chi non vuole essere un puro gregario dei due sembra tornato d’attualità. I protagonisti possibili sono più o meno gli stessi di allora, Medioriente, India, Sudest asiatico, pezzi di Africa e America del Sud. Ovviamente Pechino si candida a fare da Lord protettore di tutta quest’area variegata, ma c’è chi sembra abbia voglia di giocarsi la partita in autonomia, approfittando anche dalle crepe aperte nell’ordine globale post-guerra fredda dalla pandemia prima e dalla guerra in Ucraina poi, con la spirale perversa ora in attenuazione di inflazione, shock energetico e strozzature nelle catene globali di forniture…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.