Il rallentamento dell’inflazione americana non basta a dare una spinta alle azioni che concludono una seduta fiacca nel segno della cautela, in attesa delle prossime mosse delle banche centrali
I principali listini azionari del vecchio continente si avviano a chiudere la seduta in gran parte in territorio positivo ma comunque caute con gli investitori che che si interrogano sulle prossime mosse delle banche centrali dopo la frenata dell’inflazione americana, che resta comunque tenace nella componente core. Inoltre la stessa Fed ha raffreddato le speranze dopo i verbali dell’ultima riunione del FOMC, da cui sono emersi i timori di una lieve recessione in arrivo come conseguenza delle crisi bancarie. Piazza Affari continua a essere concentrata sulle implicazioni delle nomine nelle principali società partecipate dallo Stato.
Oggi sono usciti anche i dati sui prezzi alla produzione USA che hanno segnato l’arretramento più sensibile da quasi tre anni con un -0,5% sul mese a marzo, anche se dovuto principalmente al calo del prezzo della benzina. Sul fronte valutario l’euro si rafforza ulteriormente contro dollaro superando quota 1,10 mentre i rendimenti dei principali titoli di Stato sono poco mossi. Prosegue tonico anche l’oro oltre i 2.040 dollari l’oncia.
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.