Con un numero sempre maggiore di aziende allettate dai sussidi statunitensi, l’Unione europea potrebbe rispondere con incentivi più generosi
Da quando è stato firmato nell’estate del 2022, l’Inflation Reduction Act (IRA) del Presidente Biden è stato al centro dell’attenzione degli investitori e delle autorità di tutto il mondo. La legge ha rappresentato forse il cambiamento più significativo negli investimenti verdi del XXI secolo, convogliando capitali senza precedenti al settore dei pannelli solari, dei veicoli elettrici e delle più recenti tecnologie a basse emissioni di carbonio come l’idrogeno. Inizia così l’analisi di Stephanie Maier, Global Head of Sustainable and Impact Investment di GAM Investments, specificando anche che secondo alcune proiezioni, il solo contenuto di questa legge potrebbe ridurre le emissioni negli Stati Uniti del 37-41% entro il 2030 rispetto al picco del 2003.
RISCHIO PER L’INDUSTRIA VERDE FUORI DAGLI USA
Nella visione dei policymaker europei, ciò rappresenta una sfida diretta alla leadership dell’UE in materia di sostenibilità e innovazione verde. I sussidi dell’Inflation Reduction Act sono generosi e gli effetti potenziali molto rilevanti; tuttavia, il fatto che questi fondi saranno disponibili solo per le aziende che producono in America ha provocato accese proteste da parte dei leader dell’UE. Essi sostengono che la concessione di questi sussidi negli Stati Uniti danneggerà gravemente l’industria verde a livello globale, creando un incentivo per le aziende a delocalizzare le loro attività negli Stati Uniti…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.